#256 - 8 febbraio 2020
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solidarietà

Una rete di comuni vicentini solidali
da 20 anni semina pace e giustizia

Santorso (Vicenza)

L'Oasi di Santorso

Vent’anni fa, il Comitato per la Pace e l’Accoglienza di Santorso, in seguito agli sbarchi che in quegli anni si registravano sulle coste pugliesi e al massiccio numero di persone in fuga dalla guerra in Kosovo decise, coinvolgendo l’amministrazione comunale, di accogliere il primo nucleo familiare di rifugiati.

L'Oasi di SantorsoL'Oasi di Santorso

Comincia così una bella storia in cui cittadini, migranti, amministratori locali di dodici comuni hanno saputo essere attori di una comunità, a cominciare dal progetto Oasi. Viaggio nell’accoglienza vicentina: prima e dopo i decreti sicurezza.

Santorso, comune di circa 5.800 abitanti della provincia di Vicenza, tra i primi ad aver aderito alla Rete dei Comuni Solidali (Recosol), è capofila di una rete di associazioni, enti locali e Comuni che offrono accoglienza.
Vent’anni fa, il Comitato per la Pace e l’Accoglienza, in seguito agli sbarchi che in quegli anni si registravano sulle coste pugliesi e al massiccio numero di persone in fuga dalla guerra in Kosovo decise, d’accordo con l’amministrazione comunale, di accogliere il primo nucleo familiare di rifugiati.

L'Oasi di SantorsoL'Oasi di Santorso

Al tempo non esisteva un sistema di accoglienza strutturato, e le esperienze esistenti dipendevano dalla buona volontà e dalle sensibilità di organizzazioni e associazioni che avevano iniziato a incontrarsi per ragionare su un modello di accoglienza adeguato per i territori e che permettesse alle persone accolte di essere attori di una comunità.

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A partire da questa prima esperienza agli inizi del 2000 nasce il progetto Oasi, gestito dall’associazione “Il mondo nella città”, incardinato all’interno del Piano Nazionale. Con la partecipazione di una rete di cinque comuni Schio, Malo, Marano Vicentino, Torrebelvicino), Santorso ne diventa capofila dal 2006. Negli anni successivi la rete territoriale di supporto si è notevolmente ampliata, arrivando a ricomprendere dodici comuni, l’Unità Locale Socio Sanitaria Alto Vicentino, cooperative sociali del territorio, scuole e sindacati.

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