#113 - 1 dicembre 2014
AAAAA ATTENZIONE questo numero rester in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascer il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore gi in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore superer l'amore per il potere, sia avr la pace (J. Hendrix)
Arte

Silber Gallery - Roma

Franco Fortunato

Cicli pittorico-letterari

Franco FortunatoFranco FortunatoFranco Fortunato

E’ in corso una bella mostra di Franco Fortunato alla Galleria d'Arte romana Silber Gallery di Viale Regina Margherita, omaggio alla maturità artistica, proprio nei giorni che precedono la ricorrenza del suo giorno di nascita.
Molte le opere esposte, significative della versatilità di questo artista romano che alla gradevolezza delle immagini aggiunge mistero e senso d’avventura come pochi. Un’artista, dunque, che merita di essere visitato da chi non lo conosce ancora, o rivisitato da quanti hanno avuto modo di apprezzarlo nel tempo... e così ripercorrere insieme il suo lungo tragitto artistico.

Franco FortunatoFranco FortunatoFranco Fortunato

Nato a Roma nel 1946, Franco Fortunato si forma artisticamente da autodidatta, seguendo fin da giovanissimo il proprio spirito creativo e la propria innata passione per il disegno e per la pittura. Dopo aver compiuto studi scientifici, volge il suo sguardo al mondo della letteratura e della storia da cui trae gli stimoli e le suggestioni per dare vita al suo originalissimo linguaggio.
Negli anni Settanta inizia ad esporre con il “Gruppo Figurale il Babuino”, partecipando tra l’altro alla grande mostra dedicata a Pier Paolo Pasolini nel 1976, gruppo dal quale si è poi distaccato alla ricerca di un proprio linguaggio e di una completa autonomia di azione.

Franco FortunatoFranco FortunatoFranco Fortunato

È in questo momento che nasce il suo particolare metodo di lavorare per “cicli”: dalle Storie del parco ai Barboni che dipinge tra il 1980 e il 1985, ai Racconti per l’Europa del 1992, dedicato alla nascente Unione Europea e ai dodici Paesi che la fondavano.
Nel 1994 affronta il tema di Pinocchio, primo ciclo ispirato ad un romanzo, che riprenderà poi nel 2004. Prosegue, sempre negli anni Novanta, con l’Inventario e Le città invisibili, ciclo quest’ultimo dedicato ad una lettura di Italo Calvino, e poi con i Ritrovamenti e le Città ritrovate.
Sottesa temporalmente e tematicamente rimane sempre la figura del Vagabondo, una immagine poetica che attraversa quasi ininterrottamente tutto il percorso artistico di Fortunato. Un personaggio che compare nel 1980 e vive la propria esistenza vestendo varie sembianze e vivendo le problematiche più diverse.

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Nel 2000 torna sui temi letterari affrontando il ciclo dedicato al Piccolo Principe, il capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry, mentre nel 2003 sono ancora le architetture ad attrarlo con il ciclo Architetture fantastiche.
Nel 2005 realizza l’importante ciclo su Moby Dick presentato nella significativa mostra allestita a Piancastagnaio (Siena) e successivamente realizza le Storie di Mari. Cicli accompagnati da altrettante mostre in Italia ed all’Estero: Svizzera, Francia, Belgio, Spagna, Argentina, Olanda, Stati Uniti, Germania, Canada. Fortunato ha anche realizzato varie pitture murali su edifici pubblici e privati. Fra queste va ricordato Via Matris Gloriosae nella chiesa di Santa Maria Maggiore di Caramanico Terme. Il suo lavoro si sviluppa anche nel campo della grafica, della scultura e della ceramica.

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Nella seconda metà del 2012 si dedica alla realizzazione dei dipinti per le scene de Il Corsaro di Giuseppe Verdi, messo in scena al Teatro Verdi di Trieste nel Gennaio 2013, anno del bicentenario verdiano, sotto la guida del Maestro Gianluigi Gelmetti. Segue l’anno de Il Flauto Magico…ma già spuntano dal pennello del Maestro nuovi progetti desiderosi di palesarsi.

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