#242 - 15 giugno 2019
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

25 giugno - Giornata del Marittimo

Il Mediterraneo

Fernand Braudel - Bompiani Editore

Certo, in poche pagine, come sono quelle del libro, è difficile condensare una storia di millenni che ha coinvolto civiltà diverse e che attraversa tutte le sfaccettature di cui una cultura è composta ma, letto questo libro, se interessati al tema, andrete alla ricerca di testi che magari saranno più corposi e/o più specialistici. Pietra miliare per chi è appassionato di storia del Mediterraneo, nessuno può restare indifferente alle prime meravigliose pagine di Braudel che con una rapida cavalcata passa da un mare ad un altro, da un paese ad un altro, da un tempo che fu ad un tempo che, ancora oggi, è.

L’obiettivo del libro è ambizioso: dare un ritratto della civiltà mediterranea dalle origini al Novecento. L’autore e i suoi coautori, tra cui segnaliamo Georges Duby, lo fanno scomponendo il tema in diversi sotto temi, cercando per ognuno di essi di dare un’ampia panoramica che, non avendo mai l’ambizione di essere esaustiva, pone in luce quelli che sono stati i punti focali che hanno portato il Mediterraneo, e i paesi che vi si affacciano, a diventare culla della civiltà occidentale. Purtroppo non tutti i saggi sono allo stesso livello e spesso il cambio di registro disturba la lettura, ma nel complesso questo libro apre davanti agli occhi di chi vorrà vederlo un mondo che possiamo ritrovare ancora oggi viaggiando lungo le coste dei paesi europei, del nord Africa, di quella che una volta era l’Asia Minore. Dalle pagine vedremo ritornarci alla memoria date, luoghi e avvenimenti storici studiati a scuola e di cui nel quotidiano, analizzando gli avvenimenti dei nostri tempi, spesso ci dimentichiamo; vedremo che in passato grazie al commercio non si sono solo attraversati i mari ma anche l’oceano e che, nell’attraversarli, si sono conosciute nuove civiltà e che, nonostante le normali diffidenze iniziali, queste sono state superate trovando nuovi punti di incontro; vedremo come e quando la cultura del Mediterraneo ha perso peso determinando così lo spostamento dei commerci sugli oceani e avremo idea di quanto, oggi più che mai, il Mediterraneo e i suoi paesi dovrebbero ritornare a investire in se stessi e nella loro antica civiltà. Una corsa nel tempo entusiasmante, che restituisce al lettore quella storia che ha dentro sé ma che tende a dimenticare.

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