Civiltà Istriana
di Alessandro Gentili
Il museo della civiltà istriana, fiumana e dalmata offre una testimonianza di ciò che è stata la cultura italiana nelle terre d'Istria, di Fiume e della Dalmazia.
Il museo è stato allestito grazie al materiale acquisito nel tempo, alle masserizie relegate in Porto Vecchio al "Magazzino 18" (di recente reso famoso dallo spettacolo di Simone Cristicchi) e ai numerosi reperti archeologici, opere d'arte, documenti, libri, stampe, disegni e fotografie.
Per permettere ai visitatori di approfondire gli argomenti trattati nelle sale si è fatto largo uso di strumenti multimediali.
Il percorso di visita al museo della civiltà istriana, fiumana e dalmata si snoda su tre piani.
Dal piano terra dove, assieme alle strutture di accoglienza, sono predisposte due postazioni di consultazione di archivi digitali, al secondo e al terzo piano dove, visitando una sala dopo l'altra, si potrà conoscere la storia di queste terre immergendosi nell'Istria agricola e marinara, percorrere un viaggio nello spazio e nel tempo assieme agli uomini di cultura, pittori, scrittori e musicisti che fin dal secolo XVIII hanno studiato e amato l'Istria, Fiume e la Dalmazia, fino ad arrivare alle vicende tristemente note dell'ultima guerra.
La visita si conclude seguendo il destino delle centinaia di migliaia di profughi costretti all'esilio, mostrando al visitatore oggetti e carte che hanno accompagnato la loro fuga, bauli e casse piene di ricordi che hanno dovuto lasciato alle spalle per ricostruirsi una nuova vita.