Una iniziativa dell'Associazione Culturale Centro Studi e Ricerche per le Arti Visive
Roma - Galleria La Pigna
ColoRitmo
Mostra d'arte controfirmata dai versi appassionati
del grande poeta indiano Rabindranath Tagore
Redazione
Dentro di noi il cuore batte, l’aria entra ed esce.
Le stagioni si avvicendano, il giorno
alterna luce e buio, il tempo la veglia e il sonno.
Il ritmo è esperienza corporea ma anche culturale:
struttura la musica, la danza, la
poesia, la pittura, l’arte.
Tutto è scandito dal tempo: pause, attese, arrivi, partenze, corsi e ricorsi. Ritmi.
A loro volta vari e intrecciati, lenti o veloci, accelerati o dilatati, sospesi o frenetici.
Possono cambiare i fatti e gli spettacoli che ci appassionano o ci annoiano,
variano i timbri e le atmosfere.
Tutto pulsa, sempre, ritmicamente.
È per la dimensione ritmica del tempo che noi possiamo tornare sulle cose, “riconoscerle†e dar loro un nome, come diceva Platone.
Tra la rassicurazione della
ripetizione e la vertigine del rinnovamento
si gioca il ritmo della vita.
Nelle nostre opere abbiamo voluto descrivere il ritmo che ci pervade
e guida il pensiero, che scandisce le nostre giornate.
Abbiamo voluto giocare con lui e ci siamo
lasciate andare:
ombre, luci, volumi concavi o convessi, colori intrecciati, giochi di
bambini, passi di danza, volo di uccelli, pieno e vuoto, bianco e nero.
Tutto a tempo, con ritmo.
"La stessa corrente di vita
che scorre nelle mie vene,
notte e giorno scorre per il mondo
e danza in ritmica misura.
E’ la stessa vita che germoglia
gioiosa attraverso la polvere
negli infiniti fili dell’erba
e prorompe in onde tumultuose
di foglie e di fiori.
E’ la stessa Vita
che viene cullata
nella Culla Oceanica
di nascita e morte,
nel flusso e riflusso delle Maree.
Sento le mie membra
diventare leggere al tocco
di questo Mondo pieno di Vita.
E la mia Gioia
viene dall’EternitÃ
che Danza nel mio sangue
in questo istante! "
(Rabindranath Tagore, Gitanjali)