#236 - 12 marzo 2019
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrŕ in rete fino alla mezzanotte del 31 gennaio, quando lascerŕ il posto al numero 360. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchč ti morde un lupo, pazienza; quel che secca č quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport č l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte č costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista č colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Poesia

Il magnifico contatto

di Anna Manna

Mentre cadeva a pezzi
il mondo
mi avvolse un gran desiderio di dormire
abbandonarmi al riposo delle emozioni
ero troppo stanca per organizzare
la difesa
un breve riposo
pensai mi salverĂ  dal crollo
e furoreggiavano i vulcani
isole lontane si dissolvevano nel nulla
palazzi sbriciolavano
la storia in mille pezzi
culture si scontravano
in impatti tremendi
e fui colta da un incredibile sonno ristoratore
mi piaceva addormentarmi sul palmo di una mano
una carezza improbabile
un enorme carezza sul viso
che si distendeva nel sonno
era così tiepido il grembo
del mondo
anche adesso che stava andando in frantumi
forse fui catturata da una bolla
di dolcezza
e mi lasciai cadere nel sonno profondo
cominciai a sognare
e t’incontrai
ti vidi
ti riconobbi
e il mondo cadeva crollava in mille pezzi
non sentivo i rumori
gli urli, l’orrore delle ferite
sembravano fiori che sbocciavano rossi di vita
Capii che ero in una difesa ad oltranza
“non posso far nulla per salvare il mondo”
Questo pensiero mi attraversò come una lama fendente
Ed allora mi abbracciai all’abbandono
E sussurrari timorosa
“Regalatemi un sogno, se la realtà è così tremenda
Se tutto crolla, se niente è più in piedi
Se niente mi somiglia
E non somiglia al mondo di ieri
Regalatemi un sogno...”
Non sapevo a chi chiedevo
Non sapevo se pregavo
Se balbettavo
Se ero stupidamente sciocca
Ma il sogno arrivò
Ci fu un contatto cosmico
Tra il vero ed il suo opposto
Tra la realtà e l’immaginario
Tra il tempo e la distesa infinita del tempo oltre
Ci fu un contatto
E bastò quell’attimo d’incredibile bellezza
Per guarire me
Ed il mondo intorno!

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