#236 - 12 marzo 2019
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrŕ  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerŕ  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, puň durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni piů importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchč" (Mark Twain) "L'istruzione č l'arma piů potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non č un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchč i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltŕ  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensě nella capacitŕ  di assistere, accogliere, curare i piů deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltŕ  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo č un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminositŕ , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Poesia

Il magnifico contatto

di Anna Manna

Mentre cadeva a pezzi
il mondo
mi avvolse un gran desiderio di dormire
abbandonarmi al riposo delle emozioni
ero troppo stanca per organizzare
la difesa
un breve riposo
pensai mi salverĂ  dal crollo
e furoreggiavano i vulcani
isole lontane si dissolvevano nel nulla
palazzi sbriciolavano
la storia in mille pezzi
culture si scontravano
in impatti tremendi
e fui colta da un incredibile sonno ristoratore
mi piaceva addormentarmi sul palmo di una mano
una carezza improbabile
un enorme carezza sul viso
che si distendeva nel sonno
era così tiepido il grembo
del mondo
anche adesso che stava andando in frantumi
forse fui catturata da una bolla
di dolcezza
e mi lasciai cadere nel sonno profondo
cominciai a sognare
e t’incontrai
ti vidi
ti riconobbi
e il mondo cadeva crollava in mille pezzi
non sentivo i rumori
gli urli, l’orrore delle ferite
sembravano fiori che sbocciavano rossi di vita
Capii che ero in una difesa ad oltranza
“non posso far nulla per salvare il mondo”
Questo pensiero mi attraversò come una lama fendente
Ed allora mi abbracciai all’abbandono
E sussurrari timorosa
“Regalatemi un sogno, se la realtà è così tremenda
Se tutto crolla, se niente è più in piedi
Se niente mi somiglia
E non somiglia al mondo di ieri
Regalatemi un sogno...”
Non sapevo a chi chiedevo
Non sapevo se pregavo
Se balbettavo
Se ero stupidamente sciocca
Ma il sogno arrivò
Ci fu un contatto cosmico
Tra il vero ed il suo opposto
Tra la realtà e l’immaginario
Tra il tempo e la distesa infinita del tempo oltre
Ci fu un contatto
E bastò quell’attimo d’incredibile bellezza
Per guarire me
Ed il mondo intorno!

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