#235 - 2 febbraio 2019
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Cinema

Natura, ecologia, racconto di un amore per gli animali

Mia e il leone bianco

Nota di Simona Cella

E' nelle sale italiane Mia e il leone bianco, un film per famiglie, una favola ecologica che vanta l’uso di un leone reale nelle scene che prevedono la sua interazione con gli attori.

Mia e il leone biancoMia e il leone bianco

Nessun effetto digitale, nessun modello 3D fotorealistico animato quindi per raccontare la storia dell’amicizia tra Mia, una bambina insofferente e ribelle, costretta a trasferirsi dall’Inghilterra al Sudafrica per seguire il lavoro del padre John, e Charlie, un raro esemplare di leone bianco. Come da copione, quando Mia scopre che Charlie sarà venduto a dei cacciatori decide di salvarlo, portandolo in una riserva….

Mia e il leone biancoMia e il leone bianco

Il film è stato girato in tre anni, durante i quali Daniah, la giovane attrice che interpreta Mia, ha imparato a conoscere Charlie, con la guida dello zoologo sudafricano Kevin Richardson - noto come l’uomo che sussurrava ai leoni, creatore della Kevin Richardson Wildlife Sanctuary - che ha supervisionato l’intero processo di produzione e tutte le interazioni tra i leoni e i bambini, assicurandosi che entrambe le parti fossero trattate con rispetto e in totale sicurezza.
Pare infatti che in Sudafrica ci siano più di 160 fattorie che allevano leoni come trofei di caccia,un business che porta 36milioni di dollari all’anno e uccide circa 800 leoni in cattività.

Mia e il leone biancoMia e il leone bianco

Al di là delle buone intenzioni però, il film, propone il Sudafrica come mero scenario mozzafiato popolato da animali selvaggi e una storia banale dove i i personaggi principali sono interpretati da attori bianchi mentre gli attori neri sono relegati a ruoli subalterni.
(Simona Cella)

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