Un concorso di idee e molti artisti per ricostruire
il percorso di art and nature in Valsugana
Dopo la tempesta
Le prove di rinascita. Il caso di Arte Sella in Trentino
Fabrizio Milanesi - Touring Club Italiano
Una furia che viene da sud, pioggia e vento di scirocco che come una spallata improvvisa atterrano chilometri di magnifiche foreste di Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Tutto accade in un pugno di ore. “Ci vorranno cento anni perché nuovi alberi raggiungano le dimensioni di quelli abbattuti – ha detto Reinhold Messner - perché un vento così forte non arrivava da almeno 40 anni”.
Il 29 e il 30 ottobre 2018 è stato colpito al fianco un capolavoro che la natura aveva rifinito stagione dopo stagione.
Ora Comuni, istituzioni e tutta la comunità che ama la montagna sono al lavoro per rimettere in sesto i boschi, prima che i parassiti passino dai fusti abbattuti agli alberi sani, prima che il mercato del legno subisca l’attacco di una speculazione che vuole giocare al ribasso con la preziosa materia prima delle Alpi.
Non solo. C’è anche chi è costretto ad associare la tempesta a uno strappo violento su una tela preziosa. Sono i curatori e gli artisti di Arte Sella, il parco di Art and Nature che si estende in un bosco della Val di Sella, presso Borgo Valsugana, in Trentino, un percorso in cui installazioni permanenti di arte contemporanea nascono e si trasformano in simbiosi con l’ambiente che le ospita.
Forse proprio da qui si può ricostruire, dando un senso diverso a quello che è accaduto lo scorso ottobre. Perché natura e arte possono vivere l’una dell’altra, ma insieme possono anche morire e rigenerarsi.
Che sia un dovere morale credere a questa rinascita, come e più di noi, lo credono i curatori e gli animatori di Arte Sella. “Il parco è praticamente raso al suolo”: così aveva detto, appena dopo il disastro, Emanuele Montibeller - ideatore e direttore artistico di Arte Sella - ipotizzando che i danni ammontassero a più di duecentomila euro.
I dati si leggono nel comunicato emesso dall'associazione e leggibile sul sito web: "L’intero bosco che ricopriva il versante sud del monte Armentera, nel quale si insinuava il percorso ArteNatura, è stato abbattuto, così come il giardino di Villa Strobele, lo spazio espositivo che Arte Sella aveva inaugurato nel 2018 per segnare il ritorno di Arte Sella al luogo dove tutto ebbe inizio nel 1986.
Oltre al bosco, quasi metà delle opere di Arte Sella sono state danneggiate o distrutte".
Montibeller, che conosce la forza vitale della natura e dell’arte, e tutto lo staff di Arte Sella non si sono però dati per vinti. Anzi, hanno deciso di coinvolgere tutti gli innamorati di Arte Sella con un concorso di idee. Si chiama "Calamity Atelier" e ha la finalità di portare ad Arte Sella nuove installazioni artistiche e nuove opere architettoniche per tornare ad attrarre tra le montagne artisti e visitatori.
Il concorso è stato pensato da Arte Sella e YAC (Young Architects Competitions) e per la rigenerazione del Parco sul piatto c'è un montepremi di 14.000 euro. Saranno tre i vincitori, selezionati da una giuria internazionale composta da istituzioni, università e studi di architettura e paesaggio: Sou Fujimoto Architects, Turenscape, Snøhetta, Michele De Lucchi Studio, Politecnico di Milano, il Comune di Borgo Valsugana e lo stesso Emanuele Montibeller di Arte Sella, ovviamente. I finalisti saranno 30, 12 le menzioni d’onore di cui 2 gold da 500 euro l’una.
Il lancio del concorso arriva dopo tante manifestazioni di affetto ed iniziative volte al sostegno di ArteSella. Dai concerti del violoncellista e performer Mario Brunello alla performance di Marco Paolini, pubblicata sul sito de "Il Trentino", che ha detto: "Per ricreare lo spazio della meraviglia bisognerà prendersene cura". Una volta ripartiti, il resto lo farà la natura, come sempre.