#230 - 17 novembre 2018
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del 19 aprile, quando lascer il posto al numero 350. Ora MOTTI per TUTTI : - Finch ti morde un lupo, pazienza; quel che secca quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Cinema

Sul tetto del mondo, coi propri passi : il documentario che racconta
il free climbing selezionato dalla Call "Games" di Infinity

Le iniziative da sostenere

Alè!...sul tetto del mondo

Un invito a partecipare

Il free climbing è un tipo di sport difficile da spiegare a parole a chi non l’ha mai praticato.
Per questo quattro ragazzi, Marco, Federico, Roberta e Giada hanno scelto di raccontare questa disciplina nel modo più fruibile e immediato: attraverso le immagini.
“Alè” è il primo documentario dedicato al free climbing selezionato nell’ambito della call “Games”, l’iniziativa di cofinanziamento lanciata da Infinity – servizio di video streaming on demand – sulla piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso.

Alè!...sul tetto del mondoAlè!...sul tetto del mondo

Il titolo, in una sola parola, esplica già perfettamente l’essenza di questo sport: "Alè”è la parola più usata nel mondo dell’arrampicata sportiva (ascesa di pareti e montagne) in Italia e in Europa. Deriva dal francese “Allez” (“Forza”, “Su”): è un incitamento giocoso, un grido corale, una preghiera auto-motivazionale in situazioni difficili. Come quelle, prima o poi, a tutti capita di attraversare.

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Del resto, il free climbing non è più un’attività circoscritta a pochi impavidi. Anzi. In un’epoca in cui l’arrampicata, grazie a personalità come Alex Honnold – che nel giugno del 2017 ha affrontato la “più grande sfida nell’arrampicata moderna”, scalando in free da solo (senza corde né protezioni) una via di 900 metri, in meno di 4 ore sul mastodontico El Capitan – Margo Hayes, Adam Ondra, sta conoscendo un nuovo rinascimento dopo i gloriosi anni ’70, il free climbing è diventato uno sport accessibile a tutti.

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E proprio la crescente popolarità di questo sport costituisce il filo narrativo di “Alè”, che, partendo da una palestra d’arrampicata sportiva romana, frequentata da studenti, lavoratori, padri di famiglia, appassionati di montagna, accompagna lo spettatore lungo un breve e ascensionale viaggio documentaristico nel mondo di questo sport, che in alcuni casi (a livello dilettantistico o meno) riesce comunque a rivelarsi sorprendente e avventuroso.

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Il progetto di “Alè” può essere sostenuto aderendo alla campagna di raccolta fondi dedicata sulla piattaforma Produzioni dal Basso. L’obiettivo economico per la realizzazione del documentario è di 10mila euro complessivi:** se si raggiungerà la metà della cifra tramite il crowdfunding***, Infinity erogherà un cofinanziamento di 5mila euro e il docufilm sarà trasmesso nel palinsesto del 2019.

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