#230 - 17 novembre 2018
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte di martedi 31 dicembre quando lascer il posto al n 359 - mercoledi 1 dicembre 2025 - CORDIALI AUGURI DI BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono pi a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Cinema

Sul tetto del mondo, coi propri passi : il documentario che racconta
il free climbing selezionato dalla Call "Games" di Infinity

Le iniziative da sostenere

Alè!...sul tetto del mondo

Un invito a partecipare

Il free climbing è un tipo di sport difficile da spiegare a parole a chi non l’ha mai praticato.
Per questo quattro ragazzi, Marco, Federico, Roberta e Giada hanno scelto di raccontare questa disciplina nel modo più fruibile e immediato: attraverso le immagini.
“Alè” è il primo documentario dedicato al free climbing selezionato nell’ambito della call “Games”, l’iniziativa di cofinanziamento lanciata da Infinity – servizio di video streaming on demand – sulla piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso.

Alè!...sul tetto del mondoAlè!...sul tetto del mondo

Il titolo, in una sola parola, esplica già perfettamente l’essenza di questo sport: "Alè”è la parola più usata nel mondo dell’arrampicata sportiva (ascesa di pareti e montagne) in Italia e in Europa. Deriva dal francese “Allez” (“Forza”, “Su”): è un incitamento giocoso, un grido corale, una preghiera auto-motivazionale in situazioni difficili. Come quelle, prima o poi, a tutti capita di attraversare.

Alè!...sul tetto del mondoAlè!...sul tetto del mondo

Del resto, il free climbing non è più un’attività circoscritta a pochi impavidi. Anzi. In un’epoca in cui l’arrampicata, grazie a personalità come Alex Honnold – che nel giugno del 2017 ha affrontato la “più grande sfida nell’arrampicata moderna”, scalando in free da solo (senza corde né protezioni) una via di 900 metri, in meno di 4 ore sul mastodontico El Capitan – Margo Hayes, Adam Ondra, sta conoscendo un nuovo rinascimento dopo i gloriosi anni ’70, il free climbing è diventato uno sport accessibile a tutti.

Alè!...sul tetto del mondoAlè!...sul tetto del mondo

E proprio la crescente popolarità di questo sport costituisce il filo narrativo di “Alè”, che, partendo da una palestra d’arrampicata sportiva romana, frequentata da studenti, lavoratori, padri di famiglia, appassionati di montagna, accompagna lo spettatore lungo un breve e ascensionale viaggio documentaristico nel mondo di questo sport, che in alcuni casi (a livello dilettantistico o meno) riesce comunque a rivelarsi sorprendente e avventuroso.

Alè!...sul tetto del mondoAlè!...sul tetto del mondo

Il progetto di “Alè” può essere sostenuto aderendo alla campagna di raccolta fondi dedicata sulla piattaforma Produzioni dal Basso. L’obiettivo economico per la realizzazione del documentario è di 10mila euro complessivi:** se si raggiungerà la metà della cifra tramite il crowdfunding***, Infinity erogherà un cofinanziamento di 5mila euro e il docufilm sarà trasmesso nel palinsesto del 2019.

Alè!...sul tetto del mondo

  Contatti stampa Infinity   simone_raineri@hotmail.com    
  Francesca Romana Di Biagio  ufficiostampa@produzionidalbasso.com +39.338.3661535  
  Giulia Bianchi  giulia.bianchisala@gmail.com    (+39) 340 7891405
AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessit di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidariet tra singoli e le comunit, a tutte le attualit... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicit e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libert di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.