Roma - Teatro Vascello
Un attimo prima
di Eva Mari
Il primo conflitto mondiale visto dagli occhi di una giovane donna, una “portatrice carnica” una di quelle donne che all’alba di ogni giorno riempivano le loro gerle di munizioni, medicinali, viveri, se le caricavano in spalla e sotto un peso di 30-40 chili, in piccoli gruppi salivano a piedi su per i sentieri e mulattiere fino alle trincee.
Il racconto della giovane protagonista di “Un attimo prima” è un vero e proprio rosario di pensieri che si snoda lungo il tempo ipotetico della salita verso il fronte dove si combatte, rosario in cui i ricordi si sovrappongono al presente. Lassù ci sono le trincee, laggiù c’è il paese, c’è la casa. E’ un filo di pensieri che collega questi due poli, una voce isolata, un grido di amore per le vette e per l’erba dei crinali, un desiderio di vita che risuona nella valle, e si fa strada in mezzo allo scenario insensato della guerra.
L’attrice in scena, accompagnata dal ritmo delle percussioni, si muove in un labirinto sonoro dove si mischiano melodie sognate e aspri silenzi, dove il ricordo di vecchie ballate si confonde al suono sordo di un mortaio o al sibilo frusciante di una schioppettata.