"una cosa bella è una gioia per sempre"
John Keats
Oneglia (Imperia)
Museo del clown
di Alessandro Gentili
Adrien Wettach, nato a Reconvilier, (Svizzera), il 10 gennaio del 1880, consacrato "Re dei clown" all'Olympia di Parigi nel 1919, fu una vera e propria star internazionale dall'inizio del novecento fino al suo addio alle scene, avvenuto nel 1954.
Fu artista straordinario: giocoliere, equilibrista, acrobata, in grado di suonare molti strumenti musicali, stregò il pubblico trasformando il suo rotondo nome d'arte in leggenda.
Conobbe Imperia per caso, facendo visita ai suoceri in villeggiatura nel 1920, e ne rimase così colpito da acquistare una casa con terreno, inizialmente destinata alle vacanze. Proprio in quel luogo venne costruita la villa che ancora oggi domina la collina di Oneglia e che divenne residenza stabile del clown fino al 1959. Fu in quell'anno che Grock si spense, qui dove la casa e il giardino restano orgogliosamente a testimoniare il segno del loro eclettico proprietario, trasmettendone ancora con forza il malinconico, celeberrimo sorriso.
La dimora sontuosa ed originale del più grande clown della storia , è rinata grazie ad un progetto culturale, basato sulle nuove tecnologie.
E’ stato allestito un percorso dedicato ai professionisti del circo e, in particolare, all’arte dei clown che si snoda come un viaggio nella creatività attraverso la levità del gesto e dell’espressione, della battuta insolente, del riferimento elegante alla musica, della corrosività sociale propria del clown.
Vi troverete immersi in luoghi fiabeschi, vi rifletterete in specchi magici, aprirete armadi delle meraviglie, fantasmi antichi appariranno dal nulla.
Diventerete voi stessi Alice nel paese delle meraviglie, in un luogo inaspettato tra risate e nostalgia, tra oriente ed occidente, tra cultura e prestanza fisica.
La villa, acquisita dalla Provincia di Imperia nel 2002, è stata aperta per la prima volta al pubblico il 17 gennaio 2010. Il completo recupero dei piani nobili, nel pieno rispetto delle loro caratteristiche originarie, ne rivela nuovamente lo splendore e la raffinata ricchezza.
Definita “Circo di pietra” per i numerosi richiami al mondo circense che si possono individuare in tanti dettagli architettonici (lampioni, colonne, decori, balaustre, dislivelli, affreschi …), influenzata dallo stile Liberty ma contagiata innegabilmente anche dal gusto di artisti contemporanei a Grock come ad esempio Dalì, Picasso e Gaudì, la villa potrebbe essere individuata anche da uno stile così detto “Eclettico orientale”.
La bellezza, il fascino e il mistero di questo “luogo incantato” della Riviera di Ponente sono di nuovo pronti a soddisfare la curiosità dei visitatori dopo l’accurato restauro concluso nel 2006. Il completo recupero del giardino, sia dal punto di vista della flora che per il consolidamento delle strutture, consente oggi di ritrovare l’atmosfera pensata dallo stesso Adrien Wettach, del quale si racconta una grande passione per le piante.
Nell’insieme il parco riflette il patrimonio vegetale tipico dei giardini storici della Riviera. I percorsi ben delimitati invitano alle passeggiate, mentre tutto intorno le colonne, gli archi, le decorazioni uniche, le fontane ed il laghetto col suo ponticello di ispirazione orientale, costituiscono il completamento di una scenografia suggestiva e fiabesca.
Fu lo stesso Grock a guidare il progetto firmato dal tecnico Armando Brignole, non sorprenda pertanto l’originalità di questa villa difficilmente definibile. Più che tentare di ricondurla ad uno stile è invece opportuno considerarla una sorta di autoritratto, espressione di una personalità straordinaria, giocosa e creativa.