#225 - 1 settembre 2018
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterŕ  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerŕ il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore č la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso puň suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata č un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialitŕ  e stupiditŕ č che la genialitŕ  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Editoriale

Per ragioni tecniche, l'editoriale va in rete senza video. Ce ne scusiamo con i lettori.

Autunno

di Dante Fasciolo

L’aria più fresca, più pallido il sole;
si avvicina l’autunno, sento i suoi passi pesanti.
Rotto il silenzio ovattato, un grido soffocato riverbera,
un’eco, come un richiamo:

Precoce autunno di un morente amore.
L’oro dei fiori quasi mi fa male
nell’autunno precoce, o morto amore. (1)

La natura muta il suo agire
e imprime i suoi umori sull’uomo
che ignora i passaggi, dimentica i tratti,
nasconde a se stesso strumentali mutamenti.

Era ieri la sfavillante promessa
salutata e premiata da folla plaudente…
ma a distanza di giorni, quell’albero verde
piega i suoi rami al vento e si mostra sconfitto .

Non è adesso estate, e non ritornano
i giorni indifferenti del passato.
La primavera errata si è nascosta
nelle pieghe del tempo stropicciato. (2)

Promettere è facile, mantenere è difficile:
per governare occorre qualcosa in piĂą
che un facile eloquio, o possenti bicipidi
se cuore e cervello divergono e mirano dritti
ciascuno alla gloria e al potere.

Traguardi nefasti intrisi di squallida storia
di pietanze ammanite con odio e vendetta;
sapore di morte, lontano dalle belle bugie incartate d’umano.

Muoiono le stagioni, cadono i miti,
muoiono i cuori e i sentimenti, cadono progetti-elefante,
e triste è immaginarsi valorosi Davide
e scoprirsi fragili impacciati Golia.

Dall’altra parte della terra il sole che qui
si cela dietro l’orizzonte, là emerge dalla notte.
Così l’autunno ha un suo corrispondente
in una lontana primavera. (3)

Speranza…la mia, e di molti.

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