#221 - 23 giugno 2018
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Editoriale

Gradasso

di Dante Fasciolo

Anche questa volta ci viene in aiuto il vocabolario,
la parola che mi intriga è “gradassoâ€.
La memoria apre le pagine che furono studio
ma anche approccio comico e derisione
visto dal protettivo banco scolastico.
Dunque, Gradasso, Re di Sericana ,
misteriosa regione della sconfinata Asia,
si mette in testa di umiliare Carlo Magno,
sottrarre la spada Durlindana ad Orlando,
fare suo e cavalcare Baiardo, il cavallo di Rinaldo.

Impulsivo e sanguigno, forte della sua corazza incantata,
fanfaroneggia , millanta, minaccia e se ne vanta,
ricoprendo di sé pagine e pagine di un libro
che già nel titolo riporta la parola “furiosoâ€.
Ed ecco che il pensiero corre veloce,
fra parole al vento e righe scritte con smargiassa ipocrisia,
ai gradassi dei nostri giorni
che imitano Gradasso nella speranza di acquisire titolo
per entrare nelle pagine dei libri di storia.
Ma si sa, l’Orlando Furioso è una storia di fantasia,
occorre una storia vera e ricercare la giusta vena
ove innestare il proprio credo.

Eccola, giusto 100 anni fà tre gradassi bontemponi
si cimentarono nell’impresa di cambiare il mondo,
e in qualche modo ci riuscirono; gulag e morte
per milioni di contadini , forni crematori per ebrei, rom e gay,
guerra civile e distruzione per il giardino d’Europa.
Certo non è facile eguagliare questi eroi protagonisti,
ma tentare qualcosa prima di morire a causa
della conquistata “Durlindana†come fu per l’antico eroe,
un posticino nell’albo ricordo può starci…!
Si, ma i nostri gradassi al massimo possono entrare
nel catalogo delle maldestre, inconcludenti imitazioni .

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