#215 - 7 aprile 2018
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte di martedi 31 dicembre quando lascerà il posto al n° 359 - mercoledi 1° dicembre 2025 - CORDIALI AUGURI DI BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua à affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono più a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa è andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Pagine Preziose

...sul rapporto fra uomini, ambiente e animali.

Luoghi quasi selvaggi

Francesco Petretti - Orme Edizioni

Si può vivere il rapporto con la natura selvaggia a pochi chilometri da una grande città, in un paese industrializzato e popoloso come l'Italia, meglio che nei deserti arabi o nelle isole Svalbard.

Francesco Petretti, biologo prestato al mondo della comunicazione, ne è convinto al punto tale che ha intitolato "Luoghi quasi selvaggi" questo suo viaggio in dodici posti speciali, dove ha trascorso gran parte del tempo che ha dedicato alla natura.
Giorni che sono diventati mesi, e poi anni, vissuti appostato su un albero, nascosto fra le rocce, immerso in una palude, per seguire il volo degli uccelli rapaci, gli amori degli anfibi, le migrazioni dei capodogli, la socialità dei lupi, le arene dei cervi.

Dodici luoghi unici, dalla Sicilia alle Alpi, dal mare alle vette innevate. Il suo bosco di querce, il suo faro affacciato sulla scogliera, il suo ruscello su cui volano le libellule e in cui guizzano piccoli pesci, ma anche la sua amaca cullata dal vento da cui si vede uno spicchio di cielo, che ci fanno scoprire la dimensione domestica di zone solo apparentemente fuori mano, e allo stesso tempo l'essenza selvaggia di un mondo che inizia subito fuori dalla porta delle nostre case.

Di questi luoghi Petretti ha registrato, con le sue osservazioni e i suoi disegni, i passaggi stagionali e i cicli di vita, entrando nel dettaglio dell'esistenza di creature grandi e piccole. Le sue osservazioni, frutto di una mentalità scientifica ma alleggerite dalla sua curiosità e dal suo stile comunicativo, sono il punto di partenza di pensieri e ragionamenti, a volte decisamente sorprendenti, sul rapporto fra uomini, ambiente e animali.

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