#211 - 17 febbraio 2018
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Humour (non sempre) per riflettere

Tempi...moderni?

Voti

di Giuseppe Sanchioni

Dunque vediamo se, riassumendo, riesco a capire qualcosa in questa confusa campagna elettorale.
Siccome lavoro da ormai otto lustri mi piacerebbe andare in pensione anche se non ho l’età. E basta votare chi lo promette.
Però a pensarci bene mi piacerebbe anche non pagare più il bollo dell’auto, per quello che vale e che serve, con tutte le buche che ci sono a Roma, la mia città, ed il traffico delle ore di punta. Mi sembra una tassa inutile. E basta votare chi lo promette.

Mi piacerebbe anche non pagare più il canone della televisione, visto che ormai lo sport lo vedi solo se paghi (ma non il canone), la pubblicità che è la cosa attualmente più creativa viene continuamente interrotta dai film, la tv del dolore ci ha definitivamente addolorati, i reality show non hanno nulla di reale e i talk show non si capisce di cosa parlino. Per questo sono costretto a vedere solo i titoli dei telegiornali spegnendo subito dopo per evitare ulteriore confusione negli approfondimenti. E per questi pochi minuti 90 euri l’anno mi sembrano troppi. E basta votare chi lo promette.

Risparmiando sul bollo dell’auto, sul canone TV e mettendoci la flat tax si libererebbe qualche spicciolo dello stipendio per concedersi, forse, una pizza in più.
Oppure, in alternativa, il farmaco di grido piuttosto che il generico per evitare il ticket. E basta votare chi lo promette.
Poi, una volta in pensione, potrei anche prendere una seconda laurea, tanto le tasse sarebbero abolite. E basta votare chi lo promette.
Oppure potrei anche fare un secondo mestiere visti i milioni di nuovi posti di lavoro che saranno disponibili. E basta votare chi li promette.

Ma così facendo dovrei votare tutta la scheda. Cioè metterci una enorme croce sopra che comprenda tutti. Ma servirebbe?
Perché c’è anche chi dice che se non ci sarà una chiara maggioranza si dovrà riandare a votare di nuovo, magari in autunno.
Ma allora, per favore, risparmiateci il viaggio. Fate come nelle assemblee di condominio che si manda deserta la prima data e si va direttamente alla seconda convocazione!
Ci vediamo in autunno.

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