#210 - 10 febbraio 2018
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterŕ  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerŕ il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore č la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso puň suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata č un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialitŕ  e stupiditŕ č che la genialitŕ  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Editoriale

Paura vera

di Dante Fasciolo

Non c’è tegua sul fronte degli omicidi,
le cronache di ogni giorno abbondano di notizie:
mogli uccise dai mariti, figli uccisi dai padri, donne uccise dagli amanti…
ce n’è per tutte le tipologie e i dettagli fanno la differenza;
e perdurando l’accavallarsi delle cronache per giorni,
resta difficile memorizzare nomi e circostanze.
I numeri si impongono come grani di un rosario
e lo sconcerto affievolisce sempre piĂą.

Tuttavia, a scuotere l’assuefazione quotidiana,
di tanto in tanto, ecco un delitto piĂą efferato degli altri:
il caso della ragazza sezionata e nascosta in valigia
esplode a dismisura e punta deciso al colpevole,
un ragazzo nigeriano, clandestino, giĂ  titolare di malefatte.
E sebbene crescano i dubbi sulle dinamiche dell’atroce delitto,
la pelle nera basta ad accendere il fuoco:
e una mente malata ecco trasformare gli stranieri
in “negri” da abbattere col fucile per vendetta.

E’ solo un mattoide fanatico nazi-fascista?
Un solitario lupo assetato di sangue e rancore?
No, è un prototipo da salvaguardare,
infatti, ogni dove, si levano voci in sua difesa:
C’è il politico che aizza e lo indica come seme,
c’e chi teorizza il gesto inevitabilmente corretto,
e c’è la massa dei mentalmente repressi
che organizzano manifestazioni e scontri
per alimentare un odio capace di trasformare
in consensi e voti la paura latente
nelle fragili coscienze della societĂ .
L’incapacità di reagire di questo popolo
alla violenta, sottile politica del dileggio,
rende l’effettiva portata della paura
che ci trasciniamo colpevolmente dietro.

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