Da "Francesco nel silenzio"
Suono che giunge da lontano
Di Elena Bartone
Sei suono che giunge da lontano
Quando sulla terra
Il sole bacia le gardenie
che combattono l’arsura,
le stagioni, il maestrale.
Sei battito di ali
se l’ombra scaccia l’ombra
nel castello della notte
e si riempie d’incenso
catturandolo alla pioggia.
Sei carne viva che trasuda
di libeccio
nello stremperarsi dei giorni,
se la corsa del tempo
rallenta, incespica, si ferma.
Sei nodo che si scioglie
Se il dolore incalza,
pungola, afferra le mani
nei solstizi d’inverno
quando la neve imbianca
i campanili.
Sei palpito di vita
tra le curve dell’esitere
quando il coraggio chiama
per far posto alla luce,
all’immensa luce dell’avvento.