Televisione: croce e delizia
Zapping
Frammenti semiseri di cronaca televisiva
di Luigi Capano
Il piatto forte della settimana è senza ombra di dubbio l’atteso The Putin Interviews trasmesso su RAI3 in due puntate: il documentario-intervista del celebre e pluripremiato regista statunitense Oliver Stone dedicato al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, uno degli uomini chiave della politica mondiale.
La scena che inquadra l’algido ex funzionario del KGB mentre si racconta sullo sfondo sontuosamente artistico della storica Sala del Trono del Cremlino rimarrà nella storia della televisione come un formidabile e didascalico memento mori.
Notiamo come più volte il brillante e sanguigno Stone sia riuscito a sollecitare i muscoli facciali dell’impassibile maschera di Putin, inducendolo alla battuta, alla confidenza, al sorriso: maestria e arte da grande regista.
Un’altra finestra sull’arte – ma arte contemporanea questa volta - ci sorprende in una godereccia pausa domenicale – poco frugale colazione con tè, biscotti e marmellata di marroni – mentre sbirciamo A sua Immagine, il programma di approfondimento religioso su RAI1 condotto da una graziosamente autorevole Lorena Bianchetti che interrompe un alato dialogo in studio per collegarsi con la Nuova Fiera di Roma dove è in corso ROMICS, il Festival Internazionale del fumetto, dell’animazione e dei games.
Nel corso del collegamento viene evidenziata l’importanza formativa dell’arte nelle sue forme più popolari sulla scia del nuovo corso episcopale ispirato da Papa Francesco, a cui la rivista musicale Rolling Stone ha dedicato qualche mese fa - evento eccezionale - addirittura la copertina. Un papa che non sarebbe dispiaciuto ad Andy Warhol.
A proposito di cultura pop, riveliamo che non siamo mai stati appassionati di calcio, ma, ciò nonostante, la notizia improvvisa della morte – a 87 anni - del popolare giornalista Aldo Biscardi ideatore e conduttore del Processo del lunedì non ci ha lasciato indifferenti. Stile macchiettistico e toni molto spesso sopra le righe, Biscardi, che parlava di calcio con un fervore inusitato degno di una maschera della Commedia dell’Arte, sapeva catturare la curiosità anche del pubblico disinteressato alla schedina calcistica settimanale.
Ci piace concludere con un cenno ad un predicozzo di Franco Di Mare che finalmente ci ha convinto. Il giornalista conduttore di Unomattina - lo storico rotocalco di RAI1- ha menzionato il caso di Cesare Battisti condannato in contumacia all’ergastolo per quattro omicidi commessi nei cosiddetti anni di piombo e attualmente residente in Brasile dove gode del diritto d’asilo.
Di Mare ha poi stigmatizzato il comportamento di parte di quel mondo della cultura che ha solidarizzato col Battisti contro la richiesta di estradizione da parte del governo italiano - si tratta di intellettuali del calibro di Henry Levy, Garcia Marquez, Pennac, Ben Jelloun, Sollers – lamentando “l’ignoranza degli intellettuali, francesi e non solo”.
Riaffiora spesso purtroppo il dramma – aggiungiamo - per non dire la tragedia, di un’ideologia retriva e obsoleta che tarda a morire e che un altro intellettuale francese, Raymond Aron, forse meno ignorante di certi suoi colleghi, francesi e non solo, ha icasticamente definito “L’oppio degli intellettuali”.