Scaffale: Alienare il superfluo - conservare ciĆ² che ha valore
Un valore per la storia dello spettacolo
Bene, Bravi, Bis!
Avanspettacolo - Rivista - Cabaret
Di Emilio Isca
Interventi caricaturali di Franco Bruna
Visual Edizioni
Chi ricorda ancora Annamaria Moreno o Mario Ferrero, Aurelio Aureli o Iris Bruna...o le paillettes o le locandine che occhieggiavano fuori delle porte dei teatrini dell'avanspettacolo negli anni che precedono la seconda guerra mondiale e gli anni del boom economico?
Ci ha pensato Emilio Isca con il volume della Visual Edizione Bene, Bravi, Bis! con il quale ripercorre le tappe attraverso una nutrita serie di fotografie e l'ausilio dei ritratti caricaturali di Franco Bruna per lo piĆ¹ dedicati agli artisti del piĆ¹ recente e nostro tempo.
Questo genere teatrale - scrive l'autore introducendo il racconto - che ha imperversato dagli anni trenta sin sul finire degli anni sessanta, subendo molteplici trasformazioni, altro non ĆØ se non una partenogenesi diretta del cafĆ©-chantal , del varietĆ e, se vogliamo forzare un po' la mano, anche del music-hall.
La rivista in sedicesimo- Una matrice, l'avanspettacolo, tipicamente italica.
Nelle migliaia di sale, sparse un o' ovunque in tutta la penisola, dai piĆ¹ sperduti paesini sino alle grandi metropoli, centinaia di Compagnie di giro si alternavano proponendo due spettacoli giornalieri (La domenica tre, e a volte pure quattro) in alternanza alle proiezioni di film di modesto interesse. maggiore successo, una fucina
Non dimentichiamo che questo genere teatrale ĆØ stato per i nostri comici una fucina creativa e una palestra indispensabile per la loro formazione professionale. TotĆ², Fabrizi, Rascel, Dapporto, Tognazzi, Billi e Riva, Taranto, Chiari, i De Rege, Banfi, Carotenuto, Croccolo, Franchi e Ingrassia, Riento, Flauto, Bramieri e Sordi devono tutto all'avanspettacolo, oltre, beninteso, alle loro capacitĆ personali.
Sono tutti passati dalle polverose tavole dei palcoscenici di periferia prima di approdare ai fasti ed ai successi della grande Rivista. Lo spettacolo della serie A.
Parole riconoscenti per le Compagnie e per gli autori.
Le Compagnie, nella formazione base, erano costituite da un comico, una soubrette, un attore di spalla, due soubrettine, 12 gambe 12 (ovverosia 6 ballerine 6), un boy 8quando era possibili permetterselo) ed eccezionalmente in appoggio, una vedette canora della Rai-Tv.
I copioni - il piĆ¹ delle volte un solo copione che veniva adattato via via alle varie situazioni che si venivano a creare - erano dovuti alle penne di autori particolarmente devoti all'avanspettacolo e altri giunti alla notorietĆ teatrale e radiofonica che non disdegnavano scrivere per formazioni minori il piĆ¹ delle volte riducendo testi proposti per la grande rivista.
L'indice del libro annovera i seguenti capitoli:
Per l'avanspettacolo - Su il Sipario va in scena l'avanspettacolo - Caffellatte e Paillettes - Cinema e teatro in Avanspettacolo
Per la rivista - La rivista in passerella - Gli autori - Dio li fa e poi li ac...coppia - Premiata ditta Garinei e Giovannini - Il rutilante mondo della rivista - Fateci ridere: i comici
Per Kabarettando - GLi autori del nostro tempo visti attraverso l'abile matita caricaturale di Franco Bruna, permettetemi una cattiveria: sembrano davvero comici!