#202 - 22 settembre 2017
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di martedi 30 settembre quando lascerà  il posto al numero 368. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

Le teorie folli della storia

Philippe Delorme - Clichy Editore

di certosino

«L'uomo non ha mai camminato sulla luna»: le spedizioni Apollo sono dei falsi girati in studio dalla Nasa e lo si può dimostrare. «Hitler si è rifugiato nell'Antartide»: dopo la caduta di Berlino Hitler si è imbarcato su un sottomarino e ha raggiunto il Polo Sud dove ha fondato un nuovo Reich non ancora scoperto. «Giovanna d'Arco era un uomo»: gli storici più smaliziati si sono accorti di come la Pulzella d'Orléans fosse in realtà un ragazzo che ingannò tutti i suoi contemporanei per poter passare alla storia.

Queste sono solo tre delle centinaia di idee balzane di cui sono convinti milioni di persone e che girano sui siti web e nei discorsi. Le teorie folli della storia ricostruisce molti di questi falsi miti. Facendoci sorridere, ma anche inquietare, perché alcune di queste idee portano con sé il germe della disinformazione e qualcosa anche di assai peggiore.

Philippe Delorme, storico e giornalista, autore di una trentina di libri, è nato nel 1960. Dopo l'esperienza come reporter a «Point de Vue», nel 2009 ha fondato il trimestrale «Point de Vue Histoire».

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