Trentino - Mori / Pannone - Val di Gresta
Maso Naranch
Weekend di fine estate
di Dante Fasciolo
Improvviso e deciso, il Dio Pan
apre le sue braccia, quinte di un palcoscenico
per un anfiteatro di roccia e di bosco.
Un urlo della natura,
che riverbera dall’alto al basso
e affonda nelle chete acque del Garda
per ammaliare le sonnolenti Naiadi…
mentre le placide onde rispondono
all’invito di quiete e all’abbraccio
con eco ritmica di bellezza e poesia
che spinge il suo respiro oltre il bosco,
oltre il prato, oltre le rocce
fino alle vicine trincee di guerra
che difesero storia e terra di quassù.
Rannicchiato, protetto, vezzeggiato
al centro del magico paesaggio
posa la sua dimora il Maso Naranch,
testimone del tempo che lentamente trascorre
nella semplicità della vita tra i monti,
nelle trame di un tessuto che annoda memorie,
fatiche, amori e delusioni … speranza.
Una filosofia nostrana, scritta nella mente,
che mira lontano e affida il proprio orizzonte
sulle ali della bellezza e sul ritmo della musica
che sprigiona il battito del cuore degli uomini liberi.