Tempi...Moderni?
Percentuali
di Giuseppe Sanchioni
Le ultime elezioni amministrative hanno avuto una partecipazione del 46% degli aventi diritto.
La disaffezione cresce e non è un fenomeno solo italiano. Basta guardare le percentuali delle votazioni presidenziali e legislative in Francia, uno degli eventi più recenti, per averne conferma.
L’astensione cresce e sono sicuro che i sondaggisti, anche se non lo ammetteranno mai, in cuor loro ne siano felici. Perché sicuramente il loro lavoro sarà enormemente facilitato.
Infatti, senza scomodare statistica, equazioni differenziali o automi cellulari, tra qualche tempo in una prossima votazione intervistando all’uscita dei seggi l’unica persona che è andata a votare potranno fare una proiezione delle intenzioni di voto sull’unico voto espresso con un’alta probabilità che sia finalmente realistica, senza correre il rischio alla fine dello spoglio di vedere completamente ribaltati i risultati previsti all’inizio.
Con grande sollievo anche dei giornalisti che poi devono raccontare e giustificare tutto questo.
I nostri elettori potenziali sono, purtroppo, i condòmini del grande condominio Italia: tutti si lamentano dell’amministratore ma poi nessuno va all’assemblea. E quindi l’amministratore, ad ogni assemblea deserta e forte del fatto che gli assenti hanno sempre torto, fa come gli pare.
Che fare? Visto che ormai la politica si è ridotta ad una compravendita di persone, come dimostrano i vari cambi di casacca in corsa nel Parlamento, vedrei bene una tessera premio tipo raccolta punti del grande supermercato della politica, attuata attraverso la tessera elettorale.
Chi per primo presenta la tessera elettorale piena di timbri per la sostituzione avrà in regalo un abbonamento alla pay tv per tutte le partite della squadra del cuore se maschio, oppure per tutte le serie televisive di qualche migliaio di puntate se femmina.
Certo, rimangono fuori i ragazzi, che però guardano molto la televisione. Ma niente paura: qualcuno non aveva proposto di far votare i sedicenni?