#191 - 29 aprile 2017
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte del 31 marzo, quando lascerà il posto al numero 362. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchè ti morde un lupo, pazienza; quel che secca è quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport è l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista è colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Humour (non sempre) per riflettere

Tempi...moderni?

Ludopatie

di Giuseppe Sanchioni

Come noto si definisce ludopatia la dipendenza dal gioco d’azzardo senza controllo e senza freni.
Dipendenza che crea allarme sociale tanto da farla considerare una vera e propria malattia.
Specialmente quando ne sono affette alcune tipologie di persone, come avviene di recente.
Anzi si potrebbe definire una malattia professionale tipica di chi svolge certi mestieri.
E chi sarebbero i malati più gravi?
I padri di famiglia che giocano lo stipendio al videopoker o gli anziani che giocano la pensione al bingo?
Ma no, sono i rappresentanti delle classi dirigenti, i governanti, gli amministratori, i responsabili di grandi aziende.
Persone che si giocano il loro futuro, di cui ci interessa poco, ed il nostro, di cui ci interessa invece molto, su una semplice scommessa.
Risolvono tutto puntando sul Rouge o sul Noir, sul Pair o sull’Impair come alla roulette.

Ne sono esempi il referendum costituzionale italiano di dicembre scorso e quello inglese sulla Brexit che raddoppia la scommessa con le elezioni anticipate, passando per il referendum sull’Alitalia. E così via.
Gente che si gioca il proprio futuro mettendo però noi nella casella rossa o nera, pari o dispari e lasciando che il croupier ci sposti avanti e indietro col suo rastrello, magari chiedendoci pure la mancia.
Che poi, alla luce dei risultati, vale il vecchio adagio che vince sempre il banco, specialmente quando esce zero.
Anche perché alcuni di questi giocatori al massimo riescono a bluffare al videopoker.
Ma siccome io non sono malato di ludopatia e non prendo mai neanche un gratta-e-vinci, sono ormai stanco di fare la fiche che rotola avanti e indietro sul tappeto verde.
Quasi quasi punto tutto sulla loro scomparsa.

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Alcune fotografie e immagini presenti sono tratte da Internet e Face Book , e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori fossero contrari alla loro pubblicazione, possono segnalarlo a dantefasciolo@gmail.com in modo da ottenerne l'immediata rimozione. Buona Lettura a tutti. grazie.