Tempi...moderni?
Populismo
di Giuseppe Sanchioni
- ‘Giorno Piero, volevo il solito caffè e cornetto ma vedo dal listino che i lieviti, come li chiami tu che sei uomo di mondo, sono cresciuti di prezzo ma non di dimensione!
- Eh che vuoi Mario, mi sono dovuto adeguare. Hai sentito al TG che si comincia a parlare sempre più spesso del reddito di cittadinanza. E chi pensi che lo pagherà ? Noi con le tasse. E io intanto mi adeguo.
- Caro Piero, tu ne pagherai molto poco se le tasse le prendono dagli scontrini che non fai. Se è per questo ti sei già adeguato da un pezzo!
- Sempre la solita storia, la colpa è dei commercianti. Va bene per Dario, guardalo là . Ormai per lui c’è una luce in fondo al tunnel. I suoi amici populisti, che lui naturalmente vota, gli daranno il reddito di cittadinanza senza fare niente. Almeno così spero che spenderà qualche euro qui al bar, invece di stare solo a guardare la TV.
- Qualcuno lo chiama reddito di inclusione…
- Mario, come lo chiami lo chiami, il problema resta: ce lo prendono dalle tasche! E ci si mette pure l’Europa…
- Qui su internet alla voce populismo c’è scritto: ideologia caratteristica di movimento politico o artistico che vede nel popolo un modello etico e sociale. Non mi pare una definizione così brutta.
- Si ma questo sarà il populismo buono. Io ho trovato anche questa definizione: atteggiamento demagogico volto ad assecondare le aspettative del popolo, indipendentemente da ogni valutazione del loro contenuto e della loro opportunità . Che mi sembra più corretta al giorno d’oggi!
Colpito sul vivo Dario, davanti al telegiornale, esclamò:
- Invece de perde tempo colle definizioni, pensate a quanto erano populisti quelli che c’hanno governato per cinquant’anni nella prima repubblica che ve piaceva tanto. Che so’ quelli che hanno mannato in pensione la gente dopo soli vent’anni de lavoro per mantenelli per altri quaranta prima de morì. Che poi nun se so’ accorti che nel frattempo erano diventati più quelli in pensione che quelli che lavoravano. Che hanno mantenuto in vita le fabbriche delle macchine, dei televisori, della chimica fallite e senza più mercato solo pe’ i voti. Quelli che hanno costruito porti in posti dove nun c’erano né le strade né le ferrovie. Quelli che hanno sempre e solo chiacchierato dei problemi senza risolverne uno. Che populisti erano secondo voi? Quelli boni o quelli cattivi?