#186 - 11 marzo 2017
Tempi...moderni?
A(rtificial). I(ntelligence).
di Giuseppe Sanchioni
Pomeriggio nel bar della piazza.
- Caro Piero, hai letto di Bill Gates che vuole tassare i robot perché rubano lavoro alle persone?
- Certo Mario, e sai che ti dico? Sono d’accordo! Ormai sono dappertutto, in fabbrica, in banca, pure in metropolitana!
- Eh si, ma molte volte sono utili perché fanno lavori pericolosi oppure noiosi. Pensa a recuperare qualcosa in fondo al mare oppure a stare otto ore alla catena di montaggio.
- Ma anche a stare tutto il giorno a fare i caffè, che ormai mi è venuto il tunnel carpale…
- Ma il robot barista c’è già , basta che metti una macchinetta del caffè a gettone. Però poi i clienti con chi parlano? Perché i clienti non vengono a prendere solo il caffè ma pure a sfogarsi col barista.
- Infatti grazie a voi mi sento un po’ psicologo e un po’ psichiatra…
- Però pensa che guadagno sarebbe per tutti. I loro contributi pagherebbero le pensioni dei loro padroni perché quando il robot è vecchio succede come per l’auto che la rottami e ne prendi un’altra…non la mandi certo in pensione e la mantieni, bollo assicurazione e meccanico, per altri venti anni come fai con le persone!
- Poi non ci sarebbero più scioperi perché il robot fa quello che gli dici…
- Meno che in Blade Runner, ma quella infatti è fantascienza.
- Però pure la metro C sciopera…
- Si ma li è perché nessun omino apre la stazione, che altrimenti il treno continuerebbe a camminare.
Dal fondo Piero pontificò solenne:
- Basta che li robot rimangano stupidi perché sennò co’ st’intelligenza artificiale pure li robot diventano furbi come le persone e allora ricominceranno ancora li scioperi una settimana si e una no e nun ce saranno li euri pe’ le pensioni!
E Mario di rimando:
- Ma i robot artificialmente intelligenti creeranno dei robot sottoproletari per fare il loro lavoro e comincerà da capo una nuova era…
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