#186 - 11 marzo 2017
AAAAA ATTENZIONE questo numero rester in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascer il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore gi in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore superer l'amore per il potere, sia avr la pace (J. Hendrix)
Piccoli Grandi Musei Italiani

"una cosa bella è una gioia per sempre" John Keats

Verbania - Pallanza

Museo del paesaggio

Sezione dei "Santini"

di Alessandro Gentili

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Il Museo del Paesaggio di Verbania espone notevoli capolavori d'arte, ritratti, paesaggi, sculture, statue in gesso, ma soprattutto nasconde, nelle sale della sezione di grafica, un tesoro di inestimabile valore: una collezione di oltre sessantamila santini. La Sezione religiosità popolare è stata inaugurata nel 1999 ed ha sede nel Palazzo Biumi-Innocenti, a Verbania Pallanza.

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La Sezione si compone di due nuclei fondamentali:

  1. La raccolta di ex-voto dipinti
    La raccolta di ex-voto dipinti è stata donata al Museo del Paesaggio nel 1996 dal collezionista Eugenio Cefis, grazie al suggerimento e all’interessamento di Don Girolamo Giacomini.
    La collezione, di rilievo internazionale per quantità e specificità, comprende 5.023 ex-voto realizzati tra il Cinquecento e il Novecento, provenienti da tutte le regioni italiane, ma in particolar modo da santuari piemontesi e lombardi; da segnalare anche un nutrito gruppo di ex-voto provenienti dal Messico.

  2. La raccolta di “santini”
    Avviata nel 1982 dal Museo del Paesaggio, la raccolta di “santini” (o immaginette sacre) ne raccoglie oggi circa 80.000, provenienti da ogni parte del mondo, i più rari e antichi del Cinquecento. La collezione si è costituita prevalentemente attraverso donazioni ed è consultabile solo su richiesta.

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La raccolta di un materiale tanto curioso e sottovalutato è cominciata nel 1982 con un metodo piuttosto fruttuoso: "chiedere a tutti, proprio a tutti, con insistenza".
Così, in pochi anni, la collezione è cresciuta e rappresenta oggi, dopo un titanico lavoro di schedatura, un punto fermo su una forma di arte popolare che risale al Cinquecento.

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Le immagini sacre hanno accompagnato la vita dei nostri avi dalla nascita alla morte.
Alcuni santini venivano addirittura inghiottiti come medicine in caso di malattie.
E proprio per la loro enorme diffusione, sono oggi in grado di riflettere con grande fedeltà la nostra storia.
O almeno gli echi che ne sono giunti nelle campagne o negli angoli più sperduti del Paese.
La collezione infatti documenta l'evolversi degli stili, dall'Ottocento all'epoca liberty, o ad esempio, la nascita di nuovi miti: ecco, ad esempio, le immagini sacre dedicate a John Kennedy, a Martin Luther King, a Padre Mariano e ad altri.

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Nella collezione sono inoltre presenti santini con medagliette, nastri colorati, reliquie, fiori secchi e infine un'immagine davvero singolare: il volto di Gesù in nero, con due grandi occhi bianchi. Sul retro le istruzioni raccomandano di fissare il disegno e poi di rivolgersi verso un muro bianco. Apparirà allora "in positivo" il vero volto di Gesù.

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