#185 - 4 marzo 2017
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrą  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerą  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, puņ durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pił importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchč" (Mark Twain) "L'istruzione č l'arma pił potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non č un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchč i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltą  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensģ nella capacitą  di assistere, accogliere, curare i pił deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltą  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo č un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminositą , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Poesia

Bambini d'Oriente

(ai bambini cristiani perseguitati e uccisi)

Di Rita Muscardin

Invisibili percorrono le strade della terra,
ignoto il loto viaggio al cuore del mondo
e corto il passo che lascia deboli tracce
di un passaggio senza promesse di ritorni.
Qualche sorriso strappato al buio della notte
mentre giocano a rincorrere aquiloni
lungo spiagge di sabbia e di vento.
Mani di neve e colorate pagine strappate dal libro della vita
e sul viso l'ombra di una triste allegria.
Sono voli d'airone con ali di cera
cosƬ fragili dinnanzi a cieli di fuoco accesi.
Il vento raccoglie l'eco di voci lontane
a gridare l'innocenza tradita
senza più memorie di giochi né carezze
ai margini di una favola smarrita.
Lacrime e sangue sulle strade polverose d'Oriente
dove si adora la Croce all'ombra della Mezzaluna
e solo la morte a segnare il tempo di un'infanzia rubata.
Mani di falce hanno fatto scempio di quei sorrisi
all'ultimo giro di giostra
e una sottile traccia di dolore resta nel ventre della notte.
I gabbiani con ali d'immenso ricamano l'orlo del tramonto
mentre in un soffio di brezza volano via i bambini d'Oriente
per afferrare come un aquilone l'anima del Cielo.
L'eco del mare sussurra quelle voci in battiti d'onda
e il vento pieno di stelle ĆØ giĆ  annuncio d'altri incontri...

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