#183 - 11 febbraio 2017
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Humour (non sempre) per riflettere

Multe

di Giuseppe Sanchioni

Sulla stampa quotidiana leggiamo che un imprenditore di Sulmona, stanco di vedere la statua di Publio Ovidio Nasone, poeta latino e certamente il più famoso figlio della città, sormontata da cumuli di neve ormai anneriti dal tempo perché mai rimossi, ha portato la propria pala meccanica in piazza XX settembre e ha ripulito la statua. Naturalmente a proprie spese.
Talmente a proprie spese che è stato pure multato perché mancante dei permessi necessari per utilizzare la pala meccanica in città: le regole sono regole. Multato naturalmente a lavoro finito.
Ovidio sarà sicuramente contento che un suo concittadino, magari memore delle sue elegie su cui avrà sputato sangue al Liceo, invece di maledirlo si sia preoccupato di pulire la propria statua.
E pure la città di Sulmona sarà contenta perché ha guadagnato una multa più una pulizia gratis.
Io invece sono preoccupato. Perché certe volte mi capita, ad esempio, di spingere dentro bene dei sacchetti dell’immondizia nel cassonetto nel tentativo di infilare anche il mio. E non vorrei essere multato per aver prodotto troppa mondezza o aver sbagliato il cassonetto perché non ho guardato cosa conteneva il sacchetto. Oppure per aver preteso di salire sulla porta giusta dell’autobus. Comportamenti fatti senza pensare, colposi come dicono quelli che hanno studiato.
Mi darebbe fastidio essere multato, diciamo così, per eccesso di zelo. Che avessero ragione i Beatles quando cantavano Let it be (lascia che sia)?

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