Per fare il punto
Bologna Arte fiera 2017
41esima edizione
di Brigida Mascitti
Si è appena conclusa la 41esima edizione di Bologna Arte Fiera (27-30 gennaio), la più importante kermesse per l’arte moderna e contemporanea nostrana.
Tante le novità di quest’anno, a partire dalla nuova direzione di Angela Vattese, che, come sottolineato in conferenza stampa, ha scelto due parole chiave per sintetizzare questa edizione svoltasi nei padiglioni 25 e 26 del Quartiere fieristico di Bologna: “curatela” e “mercato”.
In realtà le novità sono state sostanziali ed organizzative: si è puntato sulla qualità, da qui la riduzione a 153 gallerie, non rigidamente suddivise (come in passato) tra moderno e contemporaneo ed accuratamente selezionate - in base ai progetti espositivi e alle nuove proposte per il mercato - da una Comitato di esperti (Laura Trisorio, Marco Niccoli, Massimo Di Carlo, Alessandra Bonomo, Roberto Pinto e Maria Grazia Messina).
Delle 153 gallerie, ben 123 sono rientrate nella categoria della Main Section, mentre le restanti 18 hanno esposto in Solo Show.
Nueva Vista è la piccola sezione – 3 gallerie - di nuove proposte a cura di Simone Frangi, mentre una intera sezione dedicata alla Fotografia (9 gallerie) è a cura della stessa Vattese.
Chiara Vecchiarelli si è invece occupata della nuova sezione Special Projects – Art Specific Artist Lectures, Site Specific Artist Lectures -, la cui peculiarità è quella di portare la “performance” in Fiera, al MaMbo e nei Musei bolognesi, declinando il rapporto tra il contemporaneo e la storia dell’arte.
Se l’obbiettivo della “curatela” e della “strutturazione”, fortemente voluto dalla Vattese, può ritenersi vincente e al passo con le altre ben note Fiere internazionali, le tiepide interviste rilasciate dai galleristi espositori (per lo più habitué della Fiera bolognese) lasciano sottintendere che per il discorso mercato si possa migliorare. Di fatto, la categoria di opere esposte (nonostante siano state raggiunte cifre a 6 zeri) ha visto un collezionista per lo più “italiano” che punta ad un prezzo medio basso (dai 10.000 ai 400.000 euro circa).
Il prossimo anno sapremo se si riuscirà a crescere e migliorare sotto questo punto di vista, magari auspicando una maggiore apertura al mercato europeo, giacché in questa edizione gli stand delle gallerie straniere si contavano sulle dita di una mano.
Per ora si festeggia forse l’unico elemento di bilancio certamente positivo: il numero enorme di visitatori, ben 48.000!