Tempi...moderni?
Strade
di Giuseppe Sanchioni
L’ANAS ha annunciato che dal 2018 sul Grande Raccordo Anulare di Roma e sull’Autostrada A91 per Fiumicino comincerà ad installare una rete in fibra ottica, con hot spot wi-fi a banda larga fino a 130 km orari e sensori per la sicurezza dotati di pannelli solari e aree per la ricarica delle auto elettriche.
Mi pare di aver capito e mi sembra giusto che per la sicurezza anche gli hot spot wi-fi non potranno andare a più di 130 km orari. Infatti sarebbe pericoloso vedersi superare, magari a destra, da una piccola antenna a folle velocità !
È il progetto Smart Road. Se c’è traffico magari si potrà comunicare direttamente col pilota dell’aereo in partenza chiedendo cortesemente di aspettarci sulla pista di rullaggio in seconda fila.
Oppure la domenica si potrà avvisare il bagnino di Fregene e chiedere l’ombrellone in prima fila.
Chissà se i taxi automatici senza autista finalmente faranno le ricevute senza doverle chiedere.
Ma, e qui siamo nella fantascienza, una parte di queste strade saranno aperte anche alla sperimentazione dei veicoli a guida autonoma.
Si passerà da una via del passato ad una via del futuro. Purtroppo senza mai passare per una via del presente, cioè con traffico ordinato, senza buche, con i tombini livellati e con la segnaletica orizzontale e verticale in ordine.
Auto a guida autonoma e quindi comunicazione tra auto e auto. Sistemi dotati di algoritmi per snellire il traffico. Perché sembra che l’Unione Europea proprio dal 2018 voglia cominciare a scrivere le regole per la guida autonoma.
Ora sappiamo che ogni nuova soluzione porta con sé nuovi problemi e, in questo caso, già ne vedo alcuni. Per cominciare, chi paga la multa se la macchina a guida autonoma fa un’infrazione. Supponiamo che il software sia prodotto in Italia. Aggravato dal fatto che anche l’auto sia italiana, anche se questo è ormai un rischio marginale destinato a sparire. E quindi siano entrambi furbetti per una sorta di vocazione nazionale. Chi pagherà la multa per l’auto che ha deciso di andare troppo veloce? O di parcheggiare nel posto disabili perché ha fretta? O di passare col rosso tanto i sensori dicono che non c’è nessuno?
Il software avrà i punti come la patente umana? E a chi sarà intestata l’assicurazione? E se l’auto si è scordata di rinnovarla? In caso di incidente chi firma il CID, la macchina? Ogni auto dovrà essere dotata di biro? Oppure potrà fare il CID online col wi-fi e la firma elettronica? La macchina andrà da sola a fare la fila da Equitalia in caso di ritardo?
Sono tanti i problemi dell’universo automobilistico, speriamo si trovino anche le soluzioni.
Perché io sono a favore del progresso ma rimango perplesso.
Spero solo che le auto, e quelli che faranno il software, siano più intelligenti di chi le guida, ma anche di chi pensa le strade, il traffico e la segnaletica.
Altrimenti sarà un grande luna park con un immenso autoscontro. Sto già mettendo dei vecchi copertoni parabordo sulla mia auto. Sembra quasi un motoscafo…