#182 - 4 febbraio 2017
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Cinema

L’esplosiva opera prima dei milanesi Fabio Guaglione e Fabio Resinaro

Museo Interattivo del Cinema - Milano

Mine

100perCento Italia

di Federica Fasciolo

All’interno di Cineteca70, le celebrazioni per i 70 anni di Fondazione Cineteca Italiana, viene presentato 100perCento Italia, un “contenitore†all’interno del quale saranno in programma a Spazio Oberdan per tutto il 2017 film e incontri con i protagonisti della nostra cinematografia, da grandi registi a giovani talenti, per valorizzare al meglio titoli meritevoli di attenzione e in alcuni casi ragionare sul cinema insieme agli spettatori e agli studenti di licei e università.

MineMine

Dal 7 al 10 febbraio sarà poi possibile rivedere Mine, d’esordio di Fabio Guaglione e Fabio Resinaro.
I due autori, nel raccontare una storia bellica ambientata nel deserto afghano, sono riusciti ad allargare il loro sguardo, aprendo il film a una dimensione psicologica che travalica la vicenda narrata e diventa universale.
La sensazione di trovarsi paralizzati di fronte alla paura di qualcosa è un’esperienza che chiunque può aver fatto nella propria vita e Mine sa tradurre magistralmente, con una tensione crescente e che non viene mai meno, questa inquietante condizione interiore.
Alla proiezione di martedì 7 febbraio i due registi saranno presenti in sala.

Mine

Nel deserto afghano, di ritorno da una missione fallita col suo amico e commilitone, il cecchino dei Marines Mike Stevens si ritrova con lui in un campo minato. E dopo aver messo piede su una mina resta bloccato nel deserto con l’assoluta certezza che i soccorsi non arriveranno prima di due giorni e che dovrà fare appello a tutte le sue risorse per sopravvivere alle condizioni ambientali, ai predatori notturni e ai suoi demoni interiori e uscire da una situazione disperata.

     info   Cristiana Ferrari      ufficiostampa@cinetecamilano.it
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