#108 - 20 ottobre 2014
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte di martedi 31 dicembre quando lascerà il posto al n° 359 - mercoledi 1° dicembre 2025 - CORDIALI AUGURI DI BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua à affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono più a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa è andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Humour (non sempre) per riflettere

Decreto

di Giuseppe Sanchioni

Considerato che è diventato di stretta attualità rottamare e abolire un po’ di tutto, propongo anch’io un’abolizione che mi piacerebbe venisse realizzata. Ma veramente, non come le province o il Senato: l’abolizione per decreto della furbizia italica.

Che sarebbe la furbizia di chi parcheggia in seconda fila davanti all’ufficio postale bloccando una strada per chilometri. Di chi non ti fa la fattura dicendo che così tu risparmi l’IVA ma non ti dice che invece lui risparmia l’IRPEF. Di chi parcheggia col permesso da disabili del nonno morto da dieci anni e di cui continua a riscuotere regolarmente la pensione. Di chi non vuole pagare e ti dice fammi causa sapendo che sicuramente andrà in prescrizione. Di chi fa leggi teoriche e inutili perché quando le applichi ogni caso diventa un’eccezione. Di chi è sempre abusivo, ché tanto prima o poi un condono non si nega a nessuno. Di chi più ha torto e più fa ricorsi, così il brodo s’allunga e il tempo passa. Di chi dice che sabato parte la metro e tu passi tutto il pomeriggio a Centocelle aspettando il treno.

Certo i primi tempi sarebbero terribili e getterebbero nella disperazione moltitudini di italiani che, con anni e anni di esperienza sulle spalle dopo una vita da furbi, non saprebbero come riciclarsi. Ma almeno si creerebbe parecchio lavoro per psicologi e forse anche per psichiatri. Forse si tratterebbe di analizzare un intero popolo.
Per poi, chissà, scoprire che è una questione di DNA e con qualche ricerca i genetisti potrebbero anche trovare i geni coinvolti per poi studiare un sistema per disattivare quelle proteine nelle generazioni future ed evitare ricadute.

Ma no! Cari amici furbi, dormite tranquilli. È stato solo il sogno di una notte di fine estate provocato da qualche talk-show non digerito. Qui siamo in Italia, mica nell’Isola Che Non C’è. E poi sono convito che se anche accadesse, il furbo italico supererebbe se stesso: farebbe il decreto e poi farebbe migliaia di emendamenti per farlo decadere senza neppure preparare i decreti attuativi.

Decreto

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libertà di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.