Rete delle Città della Cultura
Pistoia Capitale
della Cultura 2017
Il 25 gennaio 2016, giorno della proclamazione della Capitale italiana per la cultura 2017, che ha visto la città di Pistoia vincere la competizione, rappresenta l’inizio di un nuovo percorso che la vedrà proseguire nella direzione già tracciata, da una parte sedendo – a fianco delle altre candidate - al tavolo nazionale della Rete delle Città della Cultura per la definizione del Piano strategico della Cultura, dall’altra lavorando alacremente, insieme ai partner istituzionali che hanno contribuito alla definizione della candidatura, per attuare tutti i progetti elaborati per la selezione come Capitale italiana della Cultura 2017.
Da questo punto di vista, il milione di euro, che arriverà a Pistoia dal Ministero delle attività culturali e del turismo in conseguenza della vittoria del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2017, non potrà che costituire un preziosissimo contributo per raggiungere gli obiettivi che Pistoia si è data.
Il lavoro svolto per la definizione del dossier di candidatura rappresenta una piattaforma avanzata sulla quale impostare le politiche culturali cittadine per i prossimi anni, anche attraverso un’ampia partecipazione della cittadinanza.
La candidatura di Pistoia si è infatti fondata sulla convinzione che, per promuovere se stessa, una città non deve presentarsi diversa da com’è, ma valorizzare le proprie caratteristiche e peculiarità; Pistoia lo ha fatto presentando progetti, interventi ed iniziative frutto di un lavoro intenso e spesso silenzioso per le politiche culturali cittadine, alla cui definizione hanno contribuito i principali soggetti istituzionali del territorio, quali, oltre al Comune di Pistoia, la Regione Toscana, la Provincia di Pistoia, la Diocesi di Pistoia, la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, la Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia e la Camera di Commercio di Pistoia. Giulia Cogoli, Carlo Sisi e Virgilio Sieni sono i membri del Comitato Scientifico della candidatura. Il ruolo di project manager è affidato a Giuseppe Gherpelli. Adesso tutti, singoli ed associazioni, sono chiamati, coralmente, all’appello per dare il proprio contributo a far sì che Pistoia possa cogliere pienamente questa straordinaria, storica occasione per la città.
Per la sua candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2016 e 2017, Pistoia ha investito su alcuni progetti culturali di alta qualità, accuratamente predisposti e gestiti in economia dalle sue istituzioni culturali, in primis dalle sue biblioteche e dai suoi musei. Ogni progetto è commisurato alla sua capacità di rendere duraturi i servizi, migliorati o introdotti per l’occasione.
Gli investimenti più significativi, frutto di una scrupolosa ricognizione, sono concentrati sulla rigenerazione e riqualificazione urbane: i 76.000 mq dell’antico Ospedale del Ceppo, le Mura urbane, i percorsi ciclopedonali immersi nel verde del centro storico, lo sviluppo di Palazzo Fabroni museo dell’arte moderna e contemporanea, tutti destinati a garantire la valorizzazione dei beni culturali, la coesione sociale ed efficienti servizi turistico – culturali. La città prepara una grande mostra, dedicata a Marino Marini e organizzerà importanti festival, quello sulla Antropologia “Dialoghi sull’uomo” diretto da Giulia Cogoli, la rassegna sulle trasformazioni urbane “Leggere la Città”, il Pistoia Blues Festival.
L’Associazione Teatrale Pistoiese ha previsto una eccezionale serie di spettacoli dal vivo, con tutte le primarie compagnie italiane, incursioni nella danza, le esperienze internazionali del Funaro. In programma anche la messa a fuoco della straordinaria figura del gesuita pistoiese Ippolito Desideri, antesignano del dialogo interreligioso, proprio nel trecentesimo anniversario del suo arrivo a Lhasa.