#178 - 24 dicembre 2016
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Poesia

Trittico di Natale

L'annuncio - Gli Angeli galanti -

di Antonio Bruni

L'Annuncio

E fu una sorpresa di notte
lasciato il lavoro in disparte
la donna si mise a pregare:

"Si chiude l'autunno dell'anno
le membra mie fresche di foglie
vorrei dare un frutto al mio ventre
mi manca un compagno da amare
un’isola sono in deserto
eppure son ricca di linfe
di là vengon suoni di danza
c'è un muro che serra in silenzio
l'esplodermi giovane corpo ."

E l'angelo apparso in finestra
le tese una mano di giunco
sbocciata in un fiore giacinto:

"Adórnati il capo in ghirlande
indossa la veste di seta
che mostra il tuo seno rigonfio
intendo condurti a una grotta
laddove ti attende un bambino
vagisce l'aurora su paglia
regalo al tuo istinto di donna
per darti messaggio e missione
accoglilo in senso di gioia! "

La donna gli accese lucerna
si sciolse i capelli in un manto
le braccia in un arco invitante:

"Sommersi da torri di affanni
ingombri di inutili argenti
ricercano sabbia i fratelli
non sanno se il canto è rumore
ti voglio seguire alla grotta
in cerca del bimbo tra noi
in dono gli porto il mio latte
che sento ora in petto affiorare
l’essenza mia in cibo di lode! "

Gli Angeli Galanti

Rubavano gli angeli i doni
le culle le bambole i cerchi
da tutte le case più ricche

svuotavano i piatti imbanditi
da scrigni svanite le gioie
perché questi furti leggiadri?

volavano in cerca di mamme
dal seno rigonfio di latte
esposte di sé in melograno

in strada alla fonte nel letto
galanti porgevano omaggio
con un ritornello all'orecchio:

“la donna che doppia il suo corpo
in grazia rinnova bellezza
risplende d'eterno sorriso "

con ali lustravano grotte
festoni broccati intrecciando
chiamavano al bimbo i fratelli

cometa tirava col manto
l'ardore di mille sorelle
in strascico un coro di lodi

in festa si accese la notte
non fu sortilegio né inganno
ma evento prodigio divino

destati quegli uomini in barba
offrivano pelli lanose
cestelli di pane e ricotta

e come incantate silenti
le bestie dintorno fedeli
innocue nei denti e in artigli

ignudo li accolse il bambino
la pelle scaldata dal freddo
materna la nenia intonava:

"attendo il calore di un cenno
quel senso d'amore che è istinto
in ogni capanna fa luce".

Tre Magi

Tre magi vennero insieme alla grotta:

il moro, affamato, spingeva un orcio
pesante e vuoto, di odore sereno;

il giallo, un cesto di filo spinato
da cui liberò colombe spaurite;

il bianco, una borsa: carte, parole,
salute, ricchezza, luci, vestiti.

Alzarono un canto, presi per mano:
promesse e auguri con bombe e mitraglie;

il moro piangeva, il giallo gridava,
il bianco dormiva sazio, già stanco;

poi vennero pecore e lupi, pesci e
cammelli, portando fiori di paglia.

Su tutti il bambino accese la stella.

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