#177 - 17 dicembre 2016
Solito
di Giuseppe Sanchioni
Mario entrò trafelato come al solito.
- Ciao Piero, il solito latte scremato.
- Ciao Mario, ecco qui il latte. Sono 99 centesimi. Ma che hai fatto che sei in ritardo?
- Ma hai visto che traffico? Tutti a fare i regali di Natale…
- Anche tu immagino…
- E certo, anch’io mi sono immerso nel traffico per fare i soliti regali. Tanto già so che riceverò i soliti regali…
- Non mi dire: la solita cravatta, la solita sciarpa…
- E poi le solite pantofole. Ne ho una scarpiera piena che manco fossi un millepiedi. E così io rispondo col solito profumo per mia moglie, il solito libro per mia figlia grande, i soliti scarpini per mio figlio piccolo, che ne consuma più di Cristiano Ronaldo anche se non segna manco un gol…
- Sapessi le paia di soliti guanti che m’hanno regalato a me, manco fossi un turco ottomano! Ma almeno regalatemeli di gomma che mi servono per il bar, invece no, sono di lana…
Dal fondo del bar si udì la voce di Dario.
- Anche a me m’hanno fatto er regalo: er solito nuovo governo.
- Ma che continuerà a darti il solito sussidio. Replicò Mario.
- Pagato con le nostre solite tasse. Rincarò Piero.
- A Piero, me pare difficile colle tasse tue, visto che come al solito nun fai lo scontrino!
- E allora sarà pagato con le multe mie!
- A Mario, sta bbono che come al solito hai parcheggiato in doppia fila co’ quel transatlantico che manco un iceberg…
Entrarono altri clienti pieni di pacchetti: era la solita vita.
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