#175 - 3 dicembre 2016
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Arte

Silber Gallery - Roma

Nella forma, l'idea

In mostra l'arte dei fratelli Mazzella
artisti napoletani

Erano vive testimonianze dell’opera dell’uomo; in quel tempo di ardite presenze e in quello spazio che ne arricchiva di estro e fantasia la rappresentazione.
Pompei, Ercolano, Stabia…sono davvero morte, distrutte e sotterrate nella devastazione del Vesuvio, o si possono oggi immaginare – redivive – nelle forme e nei colori, nelle strutture rincorse dell’eleganza e della sobrietà?

Una seconda domanda: Graffiti e scarabocchi così assertivi tra rabbia e trasgressione, spavaldi sui muri delle città, nei vicoli in ombra, sulle tolleranti porte anonime…possono aspirare ad una consacrazione artistica?

E da ultimo: La pesante materialità del ferro e del piombo, e la apparente malleabilità del rame e del legno, possono, tutte, cedere la loro caparbia struttura – senza ripensamento e senza nostalgia - per una forma teneramente poetica ?

Ebbene, tre le domande, tre le risposte che danno i tre fratelli Mazzella, artisti napoletani, intelligentemente riuniti in una esposizione presso la Silber Gallery di Roma.

Nella forma, l'ideaNella forma, l'idea

“Pompei oltre l’eruzione†è la linea scelta da Elio per rispondere al primo quesito: E lo fa proponendo le ferite della terra e delle città attraverso segni identificativi di un dolore profondo a volte impressionato di fregi e simboli colorati per testimoniare che oltre la sconfitta c’è la speranza e lo spazio per una nuova risurrezione.
La materia che lo intriga è la pietra: quella lavica dell’ossessivo ricordo, ed il corrente ed usuale impasto cementizio. Materiali entrambi duri, provvisoriamente, ma destinati a sfaldarsi e a restituire in polvere il loro specifico valore, capace di una trasformazione che trascina arte e cultura verso sponde di una nuova vita.

Nella forma, l'ideaNella forma, l'idea

Per Rosario, la geografia dei “Graffiti†è delimitata dai quartieri spagnoli della sua Napoli.
Macchie di vivaci colori e apparentemente incerte pennellate, evidenziano figure sospese nell’irreale. Geometrie pittoriche in contrasto per sottolineare la profondità di una rivelazione sociale che si esprime con forza oltre il segno. Eco di lontane oceaniche rivolte, di contestazioni sfumate nella incapacità di concretezza, di utopistiche elaborazioni filosofiche…oggi confessano sui muri quelle sconfitte e al contempo mantengono vive ed intere tutte le aspirazioni di una gioventù ancorata alla realtà di un mondo sfuggente ma determinata ad affermare con forme di artistica fantasia una rinnovata prospettiva di vita.

Nella forma, l'ideaNella forma, l'idea

Ed infine ecco una â€Osmosi†in costante fermento tra materia e pensiero.
È la tridimensionalità scelta da Luigi per le sue opere sospese tra il castigo della forma e la irrequieta volontà di divincolarsi della prospettiva che si apre tra gli spazi di annodate e compiegate pulsazioni.
Un’energia nuova fremente ma ordinata che tende per lo più all’alto, iperbole verticale che indica un percorso astratto e simbolico, quasi una penetrazione ed una fusione tra elementi rappresentativi della materialità della vita quotidiana e la riflessione poetica dell’esistenza.

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