Spazio 32 - La Spezia
How Long is Now
Mostra del fotografo Jacopo Benassi
di Elena Marchini
Inaugurata a Spazio 32 a La Spezia, la mostra di fotografia “How Long is Now” di Jacopo Benassi.
Oltre 30 fotografie dedicate ai protagonisti dello spettacolo “How Long is Now” di Balletto Civile, parte dell’omonimo progetto reso possibile dalla collaborazione tra alcune delle realtà artistiche e sociali più importanti e significative del territorio della Spezia e realizzato con il contributo della Fondazione nell’ambito del Bando “Cultura in Rete” 2016.
Può raccontarci brevemente della mostra How long is Now?
Si tratta di una collaborazione con Balletto Civile che esiste ormai da molti anni. Per questa mostra mi sono ispirato al loro spettacolo, How long is Now, che hanno realizzato con anziani e adolescenti.
Durante la visita alla mostra ho chiesto a Jacopo Benassi:
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Cosa vorrebbe raccontassero i suoi ritratti?
Le foto si raccontano da sole, le ho solo messe insieme. Quello che penso è che quando si è anziani si ritorna adolescenti, si vive alla giornata, ci si attacca alle piccole cose, proprio come i ragazzini… una ruota! -
Cosa la colpisce di una persona?
Le persone mi colpiscono tutte, le vorrei tutte fotografare. Poi ci sono persone che catturano perchè hanno qualcosa in più. Se oggi dovessi sceglie di fotografare Mick Jagger o una persona semplice e normale, preferirei fotografare la persona semplice. -
Oltre ai ritratti, nella mostra, ci sono diverse foto di mani. Cosa raccontano le mani, che altri parti del corpo non sono in grado di esprimere?
Sono ritratti anche quelli. Cosa racconta una mano? Quante cose avrà toccato, quante volte si sarà tagliata, quante volte si sarà difesa… le mani sono le persone, allo stesso modo degli oggetti personali: le ciabatte sono ritratti. - Come nasce il suo lavoro di fotografo?
Molti giovani fotografi si spremono le meningi per produrre un lavoro originale, ma solo pochi lasciano il segno, passano. Bisogna fare un salto enorme, bisogna oltrepassare un’immensa voragine. Io ho sceso le scale della voragine, e adesso dopo 25 anni sto risalendo. Chi pensa di evitare gli scalini è un pazzo.
-Quando ha iniziato a fotografare? Chi sono stati i suoi maestri?
Nel 1988 al C.S.A. Kronstadt alla Spezia e il mio maestro è stato Sergio Fregoso. Ho sbagliato, non è stato, Sergio Fregoso è ancora il mio maestro!