Cronache cittadine
Amerigo - storie da utopia
Il delitto di Laura Palmerini
125esima puntata
di Alessandro Gentili
Egregio Direttore,
mi rivolgo a Lei nella mia qualità di Suo redattore e , ora, anche di neo-carcerato.
Chiedo il sussidio per gli stenti della reclusione.
Sono alla Sezione Omicidi, seminterrato S, Corridoio B52, Porta Seconda del terzo ripiano prima delle fogne.... in quanto liquidai (le piace l'eufemismo?) la mia compagna (o moglie, non ricordo a che punto eravamo arrivati) che non voleva saperne di Tradirmi.
Roba da chiodi! Ero disperato, mi creda: tentai perfino con Fabrizio Corona, pensavo, mi illudevo che, almeno con Quello, sarebbe riuscita a tradirmi.
Ci crederà ? Il Corona fu respinto con grande zelo e grande gioia.
Possibile? Ero diventato lo zimbello di Amerigo! Ero l'unico la cui donna si ostinava a restarmi fedele. Manco Asimov sarebbe riuscito a scrivere un racconto di fanta-matrimonio di tal genere. Poi, certo, nella più totale incomprensione ho provato con tutti, perfino il parroco, il vice, il vaccaro, il veterinario senza contare un vecchio brigadiere in pensione costretto sulla sedie a rotelle.
Passando ad altro: ho saputo del Gran Premio Fedeltà alla Dittatura in vigore, un riconoscimento che La premia ogni oltre dire e che La colloca nei più ferventi servitori dello Stato. Sono certo che tra cent'anni, nell'inventario dei suoi Beni miracolosamente ritrovati in qualche sperduto Archivio Statale, tale Premio riceverà il plauso della Storia, oggi troppo avara nei confronti di chi ha osato appoggiare riforme a favore dei più abbienti (ignorando, finalmente, le bieche classi più basse su cui ancora troppi si spendono e si prodigano oggi in parole, libri, propositi, preghiere e che....per fortuna o per grazia, vengono poi cassate in sede finale).
L'attendo qui ad Amerigo, arzillo e vegeto intento, come suo solito, a demolire un pasticcio allo strudel.
Un abbraccio.
IL Direttore risponde:
Carissimo redattore,
sono veramente dispiaciuto della tua nuova condizione di "carcerato"...ho approfondito i motivi e da amico debbo dirti la verità - semmai riuscirai a comprendere - si perché mi è stato detto che non connetti più tanto bene tra realtà e fantasia. Dunque, attento, tu non hai fatto fuori la tua compagna, ma - come direbbero Freud e Jung se fossero tuoi medici - hai tentato un suicidio...prova ne è che subito dopo la prima informazione passi subito a parlare di ciò che ti appare una chiara realtà , e che invece nasconde una nebulosa di pensieri...gli stessi che offuscano al momento la tua mente.
So che ti sarebbe piaciuto sapere dell'assegnazione di un Premio al tuo Direttore, ahimè nessun premio ho ricevuto, ma apprezzo il tuo recondito pensiero.
Sono felice altresì di apprendere che il tuo tentativo di suicidio non è - graziaddio - riuscito...ma non ti nascondo di temere in una ricaduta dal momento che "cammini" in compagnia di "galantuomini" che tu credi siano oggi difensori degli "abbienti" mentre sono i veri creatori che - con la loro inerzia e i loro gozzovigli - da lunghi anni hanno determinato e rafforzato le schiere di abbienti di cui amorevolmente parli.
D'altra parte, sono quasi felice che tu sia in "galera" (in realtà sei soltanto in osservazione in una comunità per squilibrati), così quando verranno i tuoi "amici" che già pregustano la loro "vittoria" (e per questo saranno portati a spatroneggiare e tiranneggiare come hanno dimostrato di saper fare nel passato) tu sarai giudicato "non colpevole" del misfatto, quindi escluso dai benefici che loro manterranno intatti come da sempre fanno.
Chiudo, conto di risentirci presto. un caro saluto. il tuo discutibile Direttore.