#168 - 26 settembre 2016
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Fumetto

Fisietto

di Giada Gentili

Fisietto nasce nel1999 dalla penna dei fratelli **Bruno e Paolo Tremulo***.
All'inizio i due fratelli pensarono alla creazione di un giallo a fumetti ma il progetto non andò avanti. Improvvisamente cambiarono idea decidendo di creare un personaggio sottoproletario.

FisiettoFisietto

L'ispirazione nacque quando un pomeriggio rimasero bloccati nel traffico a causa di un motocarro carico di ferro vecchio parcheggiato in doppia fila.
Rientrati a casa i due fratelli si misero subito al lavoro, Bruno ai disegni e Paolo alle sceneggiature.

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Il successo della prima pubblicazione, stampata con una tiratura di 1.200 copie, fu tale da sorprendere gli stessi autori: per il secondo numero fu necessario aumentare la tiratura del 50%, nel giro di due uscite si arrivò ad una tiratura di 10.000 copie senza resi e a conclusione della prima serie fu richiesta dai lettori una ristampa.

FisiettoFisietto

Con la seconda serie un nuovo boom di vendite generato dal passaparola dei cittadini sardi sorprese nuovamente gli stessi autori che, nella migliore delle ipotesi, si aspettavano una tiratura di 5.000 copie e che invece arrivò nuovamente fino a 10.000 - 12.000 copie.
Complice di questo successo fu anche l'utilizzo di Fisietto come testimonial, nel 2001, di un gioco a premi sul quotidiano regionale L'Unione Sarda grazie a questa pubblicità il fumetto fece registrare un picco di vendite che arrivò a 15.000 copie durante il periodo natalizio.

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La serie racconta le vicende del personaggio Efisio Pistis e della sua famiglia. Le storie hanno luogo in Sardegna principalmente a Cagliari. I termini in lingua sarda più complessi vengono tradotti a piè di pagina.
Fisietto è un fumetto etnico, custode del linguaggio e delle tradizioni.
Bello, vero? "Custode", parola affascinante, desueta.

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Cosa "custodiamo" noi italiani?
Il patrimonio storico? Le tradizioni? Il latino?
Salvo nelle remote province, le città sono ormai ridotte a rincorrere il nuovo, il moderno, il contemporaneo....hanno rinchiuso l'Ara Pacis in uno scatolone, mentre all'EUR Fuksas ha chiuso una nuvola in una colata di vetro. Poi....
Custode. Al catechismo ci hanno insegnato la vita di San Giuseppe, "Custode" silenzioso della Sacra Famiglia.
Interessa a qualcuno parlare di queste cose?

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Meglio correre dietro ai grandi eventi, colate di sperperi all'insegna della Grande Italia Futura, privilegio di pochi, dei soliti noti.
Evviva Fisietto e i suoi autori. Viva i Pastori Sardi che campano fino a cent'anni!

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