Foglie di fico
di Dante Fasciolo
Accordi sul filo della fiducia
segnalano fragili intese di pace.
Così nel mondo in subbuglio, così in Europa;
si attenuano lĂ i rumori delle armi,
continuano qua i silenzi sui problemi
rotti di quanto in quanto da buoni propositi
mai portati a compimento.
Dal punto di vista italiano riteniamo
che bene ha fatto il nostro Presidente del Consiglio
a manifestare disappunto e contrarietĂ
all’ennesimo rinvio dei provvedimenti
da prendere con decisione e coraggio
nel merito dei problemi che assillano l’Europa
rendendola pigra e matrigna.
Si potrebbero usare, riferiti all’Europa,
i versi del Canto sesto di Dante:
“Nave senza nocchiero in gran tempesta…”
laddove l’incapacità di decidere
rende una grande potenza economica e commerciale
una barchetta di carta e non un transatlantico
capace di far valere storia e virtĂą.
Non si può rimanere inermi di fronte ai massacri,
non si può rimanere indifferenti di fronte al dolore,
o di fronte al disagio, alla disperazione, alla fuga…
Accogliere e farsi carico degli altri in difficoltĂ
è la regola prima della convivenza,
è il marchio che distingue la civiltà dalla barbarie,
è il punto fermo dell’umano anni 2000.
Se le persistenti guerre e le loro conseguenze
non vengono percepite dalla politica,
se potere e denaro occupano il primo posto,
il concetto di civiltĂ sbiadisce, e lascia spazio
alla ribellione, alla violenza, alla rivolta…
allora, occorreranno molte e molte e molte
foglie di fico per coprire le vergogne.