La perfezione
di Dante Fasciolo
Al pari della “giustizia” e della “verità ”,
anche la “perfezione non è di questo mondo”;
e se in molti possono affermare
“io sono un uomo giusto”
in pochi possiamo verificarne la veritĂ .
Diverso il caso della “perfezione” che, si sa,
non è dell’uomo d’oggi, né mai lo è stata nel passato.
Si dà il caso però che l’uomo tenda alla perfezione,
in senso morale, o in quello spirituale,
quasi mai nel senso pratico della vita quotidiana
quando la perfezione viene forgiata a proprio tornaconto.
Prendiamo un esempio a caso…legge sul lavoro…in Parlamento:
"Questa legge non è perfetta…rifiuto di votarla";
oppure…"firmo, ma bisogna modificarla subito".
Ora, chi insegue la perfezione va ascoltato,
non c’è dubbio, occorre capire il suo punto di vista,
per adeguare o correggere il progetto in esame.
Ma ditemi voi, che siete attenti lettori della vicenda,
avete capito quale potrĂ essere la perfezione della legge sul lavoro?
Conservatori e progressisti indossano vecchie medaglie,
ciascuno portatore alternativamente di tesi contrapposte,
perché: - “le mie sono perfezioni, le tue no!” -
Le cosiddette Destra e Sinistra, in barba al cantautore Gaber,
rimasticano e rimescolano e contraddicono
tutto ciò che hanno detto negli ultimi 30 anni…
30 anni !? Si, perché sono appunto 30 anni e più che il problema
aspetta di essere perfezionato, e per questo rimandato.
La perfezione non è di questo mondo
che è fatto di uomini, e la perfezione
non è dell’uomo d’oggi, né mai lo è stata nel passato;
è’ sfuggente, è cavillosa, si nasconde tra le parole…
Ma una legge dopo 30 anni c’è…perfettibile si…
ma coloro che vogliono subito la perfezione assoluta
dovrebbero innanzi tutto perfezionare se stessi.
Le bagarre viste in Parlamento narrano di
uomini sprovvisti della pur minima idea di governo.