Tempi moderni?
Privacy
di Giuseppe Sanchioni
Ma perché se domandi a qualcuno se paga il canone della RAI oppure la mondezza quello scandalizzato si trincera dietro alla sua privacy e poi non si preoccupa di telefonare a voce alta in ogni luogo raccontando di tutto, infastidendo tutti e facendo magari sapere in giro i valori delle proprie analisi del sangue?
Sì, perché basta che uno abbia la sventura di fare alcune fermate di metropolitana senza essere interrotto da una telefonata e sarebbe subito in grado di stilare la cartella clinica del suo vicino di sedile meglio del suo medico di famiglia.
Forse è solo il risultato della dieta, ma perché non sentirla per poi seguirla? Magari uno non ci aveva mai pensato e potrebbe funzionare.
Oppure potrebbe sapere tutte le dritte per la prossima vacanza al mare in quel villaggio che ha sempre sognato semplicemente ascoltando i consigli e le lamentele della signora che ha davanti.
Ma si può anche fantasticare sul voto di laurea della studentessa bionda appena salita seguendo il racconto del suo curriculum studiorum minuziosamente dettagliato al telefono con la sua amica del cuore. Sì, Vanessa è proprio l’amica del cuore, l’ho sentito durante la conversazione.
Per non parlare poi dei commenti sui colleghi e sulle loro personalissime corna.
Farsi una corsa in metro è come stare in una specie di blog Internet in cui la gente racconta di tutto e da cui puoi ricavare di più che dalla pubblicità .
Infatti quando ho voglia di un po’ di gossip non leggo più le riviste e non vedo più il Grande Fratello Vip: compro un biglietto dell’autobus.
Spendo meno e poi vuoi mettere? Queste non sono storie costruite per i fotografi dei mass media ma storie di vita vissuta!