#157 - 9 maggio 2016
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrŕ  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerŕ  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, puň durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni piů importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchč" (Mark Twain) "L'istruzione č l'arma piů potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non č un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchč i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltŕ  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensě nella capacitŕ  di assistere, accogliere, curare i piů deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltŕ  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo č un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminositŕ , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Editoriale

Rieccoli

di Dante Fasciolo

Rieccoli!
A volte ritornano, ma non è una sorpresa.
L’occasione è il Brennero e il fantomatico muro
che l’Austria ha minacciato di costruire
per rendere la barriera con l’Italia intransitabile
per i profughi dei paesi afro-islamici.

In ritardo sull’evolversi della vicenda,
i black bloc di diverse ispirazioni e diverse nazionalitĂ 
si sono presentati armati in cinquecento al confine
intenzionati “ferro e fuoco” al conflitto,
ignorando le ritirate intenzioni dell’Austria.

Animare la protesta è un valore
nelle moderne democrazie occidentali,
ma troppo facilmente diventa conflitto e gazzarra,
e i black bloc non hanno mai avuto nell’opinione pubblica
lo smalto della credibilitĂ .

La loro faciloneria nutrita di violenza
non scalda i cuori dei cittadini comuni;
e se è vero che possono godere in Europa
di una tolleranza legale che li salva impunemente,
perché non vanno ad esprimere il loro verbo di giustizia
nei paesi di palese dittatura dai quali provengono,
affamate e derelitte intere famiglie…?

In attesa di risposte possibili,
è d’obbligo contrapporre alla violenza
l’intelligente e pacifica dimostrazione dei giovani
che nella “notte della legalità” hanno dimostrato
non meno determinazione per esprimere il loro giudizio
sulle vicende civili e sociali del nostro paese.

“In democrazia la legalità è il presupposto
per l’attività democratica, ma la legalità
è anche il frutto della democrazia”, è stato ricordato.
I media dedicano intere pagine e intere trasmissioni ai black bloc
e poche righe e qualche foto agli studenti e ai boy scout
che in millecinquecento, consapevolmente,
hanno fatto sentire la loro voce di giustizia
nella “notte della legalità”.

Rieccoli

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