#157 - 9 maggio 2016
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero rester in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascer il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Piccoli Grandi Musei Italiani

"Una cosa bella è una gioia per sempre" John Keats

Cupra Marittima - (Ascoli Piceno)

Museo della conchiglia

di Alessandro Gentili

Nel cuore della verde riviera picena opera da oltre 30 anni il Museo Malacologico, la più grande struttura museale esistente al mondo dedicata alle conchiglie e non solo. Un milione gli esemplari esposti su una superficie di tre mila metri quadrati di superficie.

Museo della conchigliaMuseo della conchiglia

Gli esemplari conservati nel museo malacologico sono oltre 9 milioni.
A Cupra Marittima accanto alla gigantesca Tridacna gigas, conosciuta come “assassina” con i suoi 200 kg di peso sono esposte le colorate Tridacna squamosa raccolte nei fondali corallini delle Filippine dove le condizioni ambientali si prestano ad ospitare una straordinaria quantità di molluschi dalle forme più bizzarre.
Accanto alle cipree, le conchiglie più amate dai collezionisti, che brillano per la lucentezza del loro guscio e per il fatto che tra loro, si annovera la Ciprea aurantium, simbolo di potere in tanti Paesi dell’Indo-Pacifico, sono esposti anche i temibili “coni”, conchiglie di molluschi che quando sono vivi hanno la capacità di lanciare dardi velenosi e seminare il terrore nel loro raggio d’azione; tra questi il più temuto è il Conus textile ed il più grande è Conus pulcher delle acque Atlantiche del Senegal.

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Suscitano interesse le grandi conchiglie della Charonia tritonis, grande competitrice delle stelle che distruggono le barriere coralline, e utilizzate dagli indigeni come trombe; le fragilissime e leggerissime ovoteche degli Argonauta e la stravagante e ricercata conchiglia dell’Epitonium scalare, un tempo rarissima tanto che Caterina di Russia, per poterla avere nella sua collezione pagò una fortuna in oro.
Singolare, ed ispiratrice di architetti, è la conchiglia della Thatcheria mirabilis, raccolta nelle profonde acque della Cina meridionale, ma altrettanto particolare è la conchiglia della Pleurotomaria, sogno di ogni giapponese, e che ricorda l’architettura orientale.

Museo della conchigliaMuseo della conchigliaMuseo della conchiglia

Ma nel Museo Malacologico di Cupra Marittima non sono esposte solo conchiglie recenti: una speciale sezione è dedicata alla storia delle conchiglie con esemplari fossili vecchi di oltre 500 milioni di anni, contestualizzati accanto ad animali preistorici vissuti in quegli anni, ed ecco porsi all’attenzione dei visitatori alcuni dinosauri ed in particolare un gigantesco Mososauro del Marocco, dinosauro acquatico di 8 metri di lunghezza, grande divoratore di molluschi e di ammoniti in particolare.
Alcune sezioni del Museo presentano coralli, madrepore, squali, granchi, stelle e ricci marini.

Museo della conchigliaMuseo della conchigliaMuseo della conchiglia

Di grande impatto visivo la collezione di madrepore e spugne esposte; rappresentano il substrato più utilizzato dai molluschi per la loro vita e sussistenza. Anche se il bianco è il colore predominante degli esoscheletri dei coralli, non mancano esemplari colorati che vanno dal rosso al blu.
Un richiamo particolare è operato dalla sezione dedicata agli squali, un centinaio di esemplari imbalsamati, conservati in teche di cristallo. Squali di grandi dimensioni provenienti da tutto il mondo e non mancano le specie più conosciute come tigre, mako, volpe, grigio e quelle più rare come la Rhina ancylostoma del Viet Nam che ha una specie di corazza sul capo e denti assolutamente innocui.

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Il Museo Malacologico per ciò che concerne le conchiglie è un museo completo, ed affascinante, dalla A alla Z, e fra le sezioni che più attraggono non possono essere trascurate quella dedicata alle Perle e Madreperle, e quella dedicata all’etnografia. La madreperla, frutto dell’abilità di alcuni molluschi di assemblare in una maniera particolare le particelle di carbonato di calcio che costituiscono la base del guscio dei molluschi, è stata scoperta dall’uomo che la utilizza per la realizzazione di manufatti e veri e propri capolavori. L’iridescenza della madreperla ben si presta all’esaltazione dell’abilità creativa dell’uomo di ogni parte del mondo.
Valve madreperlacee incise, e oggetti d’uso più svariati, appaiono agli occhi dei visitatori come incredibili e straordinari oggetti da collezione e decorativi. E’ il caso delle lacche vietnamite dove la madreperla produce effetti incredibili accanto all’abilità del cesellatore. Non meno entusiasmanti sono i manufatti dei popoli primitivi africani ed asiatici che utilizzano le conchiglie come elementi di impreziosimento. Cipree, coni ed altre conchiglie sono alla base di maschere rituali, bardature, e statue rituali di varie etnie, senza dimenticare che le conchiglie sono state utilizzate come “moneta” in varie parti del mondo fino a non molti anni fa.

Museo della conchigliaMuseo della conchigliaMuseo della conchiglia

Altra sezione da non trascurare è quella dedicata ai “cammei”, oggetti decorativi realizzati sfruttando la diversità di colore dei vari strati che compongono il guscio di alcune conchiglie. A Torre del Greco opera la quasi totalità degli incisori specializzati in questa arte ed a Cupra Marittima è presente una delle più belle collezioni di cammei esistenti al mondo, realizzati con le conchiglie di Cassis rufa e Cassis madagascariensis.
Non è tutto, al Museo malacologico le conchiglie non sono solo conservate, ma anche studiate, ed oltre 3500 volumi sono presenti nella biblioteca del Museo. Un laboratorio per la classificazione dei molluschi, due aule didattiche, un laboratorio fotografico, una sala riunioni ed un fornitissimo shop specializzato, completano l’offerta didattica e ricettiva del Museo creato da Tiziano e Vincenzo Cossignani nel lontano 1977. Per le scuole di ogni ordine e grado il Museo di Cupra Marittima è una grande opportunità didattica e fa comprendere che le conchiglie non sono solo cozze e vongole!

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