#156 - 25 aprile 2016
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Cinema

Spazio Oberdan - Milano

il Cile in cinema

Una rassegna omaggio a Pablo Larrain

di Giuseppe Cocco

Presso Spazio Oberdan Milano dal 2 al 7 maggio Fondazione Cineteca Italiana presenta un omaggio a Pablo Larrain: quarantenne cileno che, fin dal suo secondo film, Tony Manero, si è imposto all’attenzione internazionale come uno dei migliori registi contemporanei, dotato di una scrittura cinematografica intensa ed emozionante capace di approfondire e far riflettere su importanti temi civili ancora di assoluta attualità e urgenza.

In programma Il club, Orso d’argento alla berlinale 2015; No – i giorni dell’arcobaleno interpretato dal divo messicano Gael Garcìa Bernal, il film che narra, in modo incredibilmente suggestivo e visivo, del referendum che nel 1988 detronizzò Pinochet; Tony Manero, sull’influenza che la cultura pop americana ha avuto sul mondo sudamericano e il dramma storico Post Mortem ambientato durante il colpo di Stato cileno del 1973.

il Cile in cinema

2 e 6 maggio
Il Club - Quattro sacerdoti vivono insieme in una casa isolata, situata in una piccola città di mare. Ognuno di loro è lì per rimediare ai peccati del proprio passato. I quattro si muovono sotto l'occhio vigile della governante, Suor Mónica. Il fragile equilibrio del gruppo viene tuttavia compromesso dall'arrivo di un quinto uomo, anche lui di recente caduto in disgrazia, che riporterà a galla il passato che ognuno di loro pensava di essersi lasciato alle spalle.
Gran Premio della Giuria al festival di Berlino 2015.

il Cile in cinema

6 e 7 maggio
No - I giorni dell’arcobaleno - Nel 1988, il dittatore cileno Augusto Pinochet, messo alle strette dalle pressioni internazionali chiede un referendum sulla sua presidenza. I leader dell'opposizione convincono il giovane e sfrontato pubblicitario René Saavedra a condurre la loro campagna. Con poche risorse e costantemente sotto il controllo delle autorità, Saavedra e il suo team mettono in atto un audace piano per vincere le elezioni e liberare il loro paese dall'oppressione.
Art Cinema Award alla Quinzaine des Réalizateurs del festival di Cannes 2012; candidato all’Oscar 2013 come miglior film straniero.

il Cile in cinema

3 e 4 maggio
Post Mortem - Cile, 1973. Il paese è in subbuglio a causa del golpe, il governo Allende sta per essere rovesciato e la gente muore per le strade. Su questo sfondo si dipanano le vicende di Mario, 50enne impiegato di un obitorio, che alla scomparsa dell'amata vicina di casa decide di andare alla sua ricerca...

il Cile in cinema

5 e 7 maggio
Tony Manero - Santiago del Cile, 1979. Nonostante il difficile contesto sociale creato dalla dittatura di Pinochet, Raùl Peralta è ossessionato da Tony Manero, il personaggio interpretato da John Travolta nel film La febbre del sabato sera, a cui ad ogni costo vuole assomigliare. Raùl mette in scena uno spettacolo di danza in un locale di periferia e ogni sabato sera, imitando il suo idolo, dà libero sfogo alla sua passione per la disco-music. Vuole anche partecipare a un concorso promosso da una trasmissione televisiva nella speranza di diventare una star del mondo dello spettacolo, cosa per cui potrebbe commettere ogni crimine. Intanto, intorno a lui, i suoi compagni di ballo sono controllati dalla polizia segreta.
Miglior film, miglior attore protagonista (Alfredo Castro), premio Fipresci al Torino Film Festival 2008)

              Info: Cristiana Ferrari    ufficiostampa@cinetecamilano.it
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