#154 - 11 aprile 2016
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascer il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch" (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti. Papa Francesco Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo. Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Humour (non sempre) per riflettere

Trivelle

di Giuseppe Sanchioni

“’Sera Mario, oggi sei particolarmente in ritardo”, Piero apostrofò Mario arrivato quasi a ora di chiusura. “Eh, oggi ho combattuto contro la burocrazia… la solita bottiglia di latte, grazie” rispose Mario con un po’ di affanno.
“Appena in tempo, n’è rimasto poco. Ma chi ha vinto? Ti vedo stranito: vuoi una camomilla?” “No, non mi serve perché ho vinto io. Finalmente sono riuscito a rifare la tessera elettorale che era piena di bollini come quella del supermercato”
“E quando è piena che fai, vinci qualcosa?”
“Si, vinci una mezza giornata di tempo perso per averne un’altra…”
“Scusa ma che fretta c’era? Ancora non si sa neanche se si vota per il sindaco!”
“Ma quale sindaco, fra due domeniche c’è il referendum sulle trivelle! E io non voglio finire trivellato.”
“Non mi dire che vai anche a quello…”
“Ah, io vado sempre. Voglio sempre dire la mia”
“Mah, mi pare una cosa complicata. Sai che ti dico, io non vado tanto le trivelle stanno in Adriatico e io al massimo vado al mare a Fregene. Una volta pure al Circeo so’ stato…”
“Io andavo a Riccione ma con le trivelle non ci sono più andato. E quindi protesto!”
“Ma perché si vedevano le piattaforme?”
“Mah, per la verità nessuno ci faceva caso. Più che altro avevano aumentato i prezzi poi c’era l’autostrada, il pedaggio, il traffico, i parcheggi, la crisi...”
“Poi mi dovresti spiegare ‘na cosa. Ma se non gli rinnovano più le concessioni e il pozzo non è esaurito, quelli che scavano che fanno? Piantano baracca e burattini, se ne vanno e lasciano tutto lì come sta?”
“Bah, e chi lo sa? Io farei così ma sarebbe un bel guaio”
In quel mentre fece per uscire dal bar Dario, che passando davanti a loro sentenziò: “Ma magari le abbandonano ste piattaforme così io che nun so’ mai stato sull’Adriatico ce potrei andà cor pedalò e famme casa al mare! C’avrei puro il gas già attaccato. Farei er petroliere”

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