Come un marcatempo
Cybersix
Difesa dell'umano in tempi tecnologici
di Giada Gentili
La protagonista Cybersix è nata dagli esperimenti genetici del terribile e infido dottor Von Reichter, ex scienziato nazista, ed è l'unica superstite di 5000 bambini della serie cyber, distrutta dal suo creatore perché capace di un pensiero autonomo e di disobbedire.
Rifugiatasi a Meridiana sotto la falsa identità del professore Adrian Seidelman, per sopravvivere è costretta di tanto in tanto a nutrirsi della sostanza che alimenta le creature di Von Reichter.
Ha avuto un figlio da Lucas Amato, giornalista appassionato di genetica e alleato nella lotta contro il folle antagonista; figlio che le è stato subito rapito da Von Reichter. Il malvagio scienziato ha creato anche un suo clone che considera "suo figlio": si tratta di Joseph, adulto nel corpo di un ragazzino (con una faccia che assomiglia al dottor Joseph Mengele) dal carattere dispotico, sadico e isterico e con un comportamento da vero maniaco pervertito.
Von Reichter gli ha affidato la missione di distruggere Cybersix, poiché ella rappresenta un grande ostacolo per i suoi loschi progetti. Joseph, però, detesta il suo padre-creatore e cerca in ogni modo di ucciderlo per prenderne il posto.
In ogni episodio della serie, Cybersix deve difendere Meridiana e le persone a lei care dai biechi piani di Von Reichter e di suo figlio. È aiutata nel compito dal già citato Lucas Amato, dal ragazzino di strada Julian e da Data 7, una pantera a cui Von Reichter ha trapiantato il cervello di un bambino della serie cyber.
E' evidente come Cybersix si collochi all’interno del genere d’avventura, con influenze fantascientifiche e spunti orrorifici. Eppure nelle sue storie si mescolano abilmente cultura e divertimento, e nonostante gli autori indugino spesso sulle avvenenti nudità della protagonista (nei manga lo chiamano fan-service), non si nascondono di fronte ai dilemmi morali posti dalla natura non del tutto umana della protagonista.
Dopo tanti anni, questa serie mantiene intatti gli ingredienti che l’hanno fatta diventare un piccolo mito, amatissima dai fan eppure non conosciuta quanto merita.
Tutta la freschezza e l’attualità del messaggio degli autori è contenuto in questa frase, scritta dalla stessa Cybersix sul suo diario ma chiara trasposizione dei pensiero del suo creatore: “Viviamo in un mondo governato di finzioni di ogni tipo: la produzione di massa, la pubblicità, la politica condotta come una branca della pubblicità, la traduzione istantanea della scienza e della tecnologia in immaginario popolare. E’ sempre meno necessario che lo scrittore inventi un contenuto fittizio. La finzione è già qui. Il compito dello scrittore è inventare la realtà.”
Cybersix è del 1992. Io avevo appena due anni e, come tutti i neonati o i piccoli, sono stata "scaraventata" in questo mondo, in questa epoca: ci si chiede se i nascituri abbiano il desiderio di vivere in questo mondo? Terribile domanda. Nei tanti "suicidi" famosi che ho studiato per la mia tesi, la risposta balza dal Nulla come i responsi dell'Apollo di Delfi. Finzioni e realtà si supportano, si alimentano, come vasi comunicanti. Non ce ne accorgiamo neppure, travolti dalle urla di questo mondo globalizzato che schiaccia tutti: ricchi e poveri, giovani e vecchi. Ma restiamo in trincea, pronti a rispondere del nostro SI.