La Guerra
di Dante Fasciolo
Mai piĆ¹ la guerra.
Mai piĆ¹ la guerra.
Parole pronunciate con forza
da Papi contemporanei e altre personalitĆ religiose,
da politici responsabili e da uomini dāintelletto.
Mai piĆ¹ la guerra gridano forte i popoli
stremati dalla fame e dalla miseria,
privati della casa, del lavoro, della scuola, dellāospedale
giĆ misere strutture di difficile servizio
piegate e frantumate da bombe e cannoni.
Mai piĆ¹ la guerra gridano forte i popoli
che pur godendo di relativo benessere
si rendono conto che uccidere i fratelli
siano essi neri, bianchi, gialli o rossi
resta pur sempre unāazione disumana
e moralmente contro se stessi e il loro senso di giustizia.
Ci sono uomini cattivi sullāaltro fronte
resi guerrieri per malinteso senso di giustizia,
ma con qualche ragione di fondo calpestata.
E il fanatismo ha fatto presto breccia nei loro cuori
colmi di rancore e vendettaā¦e assurdo senso di conquista.
Fronteggiarli con le loro stesse armi ĆØ degradante
E lāesito finale mai scontato.
āAbbattiamoli una volta per sempreā
gridano i facinorosi, politici e affaristi,
ma se abbattere uomini puĆ² sembrare facile oltre ogni dubbioā¦.
abbattere le loro idee ā sbagliate che siano - ĆØ molto piĆ¹ difficile.
Non resta che un lento e tenace lavoro di persuasione,
che lasci lāidea dellāesportazione della democrazia
laddove la democrazia deve fiorire per spontanea vocazione.
Lavorare impiegando risorse destinate alla guerra
In missioni diplomatiche e di "intelligence",
perchƩ saranno i loro frutti maturi
a sfamare il desiderio di pace e di serenitĆ
di cui ogni popolo ha diritto.