Incontro
di Dante Fasciolo
Il nefasto vento di guerra
alimenta i mulinelli di odio disseminati
su territori che non conoscono pace da anni.
E dietro parole irresponsabili dei grandi della terra
i mulinelli mutano in vortici di sangue.
A oriente ed occidente, est ed ovest, nord e sud,
interessi contrapposti, geopolitica complice,
avanzano rivendicazioni e giudizi incomprensibili
al senso comune del sentire, libero
dai fin troppo evidenti pregiudizi.
I morti di tutti i tempi per mano di Caino,
e ancor più i morti del secolo che abbiamo alle spalle,
sarebbero dovuti essere gli ultimi
testimoni della violenza dell’assurdo.
Oggi, di nuovo, l’orizzonte increspa di paura.
Speme ultima a morire.
Mentre gli arsenali lucidano gioielli di morte,
due uomini si incontrano, intrecciando due rotte,
e parole nuove, da sempre attese, irrompono decise
a frenare la deriva inconsistente di società malate.
“Siamo fratelli, e da questo concetto
devono essere guidate tutte le nostre azioni
reciproche e verso il mondo esternoâ€
parole commosse che segnano confini nuovi
nelle ingiallite pagine della storia dei popoli.
Oltre il comune lavoro
per illuminare la mente il cuore dell’uomo,
l’impegno della Chiesa è concentrato a raccordare
i 33 capitoli del comune intendere,
all’universale decalogo, unica vera grande rivoluzione
capace di rigenerare un nuovo umanesimo.