"una cosa bella è una gioia per sempre " John Keats
Viterbo
Museo della ceramica
reperti medioevali e rinascimentali
di Alessandro Gentili
Il Museo della Ceramica della Tuscia è ubicato al centro della città, ospitato al piano terra, nei locali di proprietà della Fondazione Carivit, del cinquecentesco Palazzo Brugiotti, splendido esempio di architettura post rinascimentale.
Disposto su una superficie di circa 440 mq. si articola in più sale che si aprono infine su un giardino "a sorpresa" decorato da fontane figurate. Il museo ospita circa 200 reperti medioevali e rinascimentali in gran parte provenienti dall'area dell'Alto Lazio. Accanto alle primitive panate a impasto semplice, risalenti al XII secolo, è possibile ammirare variegati manufatti della quattrocentesca "famiglia verde" e splendidi esemplari decorati a "zaffera" blu a rilievo.
Ai secoli XVI e XVII appartiene il gruppo della ceramica castrense dai colori solari e le caratteristiche casupole dipinte "a guazzo". Seguono, in un percorso cronologico, la serie dei vasi da farmacia del 1600 decorati con stemmi dell'Ospedale e del Comune di Viterbo.
Questo medesimo stemma è presente anche sull'ultimo ed unico reperto settecentesco della collezione.
Accanto all'itinerario cronologico due gruppi di manufatti completano l'esposizione: il corredo di una spezieria del XV secolo con albarelli e orcioli, su cui sono incise le capacità del contenuto e un gruppo di ceramiche ispano-moresche, provenienti dal Museo di Barcellona.
La produzione ceramica di panate, boccali e piatti è già menzionata negli statuti viterbesi del 1251 che stabiliscono le norme per regolamentare l'attività artigianale dei vasai.
La prima metà del secolo XV risalgono le produzioni del verde a rilievo e quelle a "zaffera" di qualità particolarmente pregiata per il corposo stato di blu cobalto su fondo perlaceo.
Il XVII secolo segnerà la decadenza dell'arte dei vasai con l'introduzione della porcellana.
Il Museo della Ceramica della Tuscia, iniziativa congiunta della Fondazione Carivit e del Comune di Viterbo, è aperto al pubblico dal giugno 1996 ed ha sede in Viterbo via Cavour, 67.
Nel gennaio 2001 è nato dalla collaborazione tra la Fondazione Carivit e la Regione Lazio il “Laboratorio Didattico Scientifico della Ceramica” . Le finalità principali della nuova istituzione, sono volte alla valorizzazione del patrimonio della cultura ceramica locale che nel passato ha caratterizzato il territorio della Tuscia. Collocato nei locali adiacenti al Museo della Ceramica di Palazzo Brugiotti, il Laboratorio è dotato di 20 posti a sedere, ampi tavoli da lavoro e una strumentazione informatica in rete.
Le attività previste si articolano in:
• Servizi permanenti, come la consultazione libera dei testi scientifici e storici sul mondo della ceramica della frammentoteca e consultazione banche dati telematiche.
• Iniziative ricorrenti, come la progettazione e conduzione, da parte degli operatori del museo, di attività didattiche strutturate per classi scolastiche di ogni ordine e grado.
Alle iniziative, promosse dal Laboratorio, partecipano ogni anno i Circoli Didattici e le Scuole Medie della Città di Viterbo e della Provincia secondo un articolato programma di incontri.
Gli incontri di tipo interattivo, si svolgono all’interno delle sale del museo e forniscono le informazioni storiche relative alla nascita ed alla diffusione della tradizione ceramica, con l’ausilio di questionari, schede e forme pre-strutturate.Quelli di tipo pratico, sono finalizzati alla riproduzione di manufatti ceramici.
Attraverso il processo di manipolazione dell’argilla, lo studente produce la forma che, una volta essiccata, viene messa a cottura e successivamente decorata con smalti e pigmenti.